E questa sarebbe la sinistra?
Passerella di Conte a Lampedusa: e si conferma degno vice di Salvini…
Quel che lascia un po’ stupiti è che Giuseppe Conte sia considerato un leader della sinistra. Possibile che voglia fare il leader della sinistra senza nemmeno avere l’accortezza di ripudiare i suoi decreti sicurezza?
Editoriali - di Piero Sansonetti
Chissà perché a molti i leader è venuta in questi giorni la mania di andare a fare passerella a Lampedusa. Vanno lì senza avere neppure mezza idea, frusciano un po’, poi se ne vanno e buonanotte. Ha fatto così Giorgia Meloni, che si è portata Ursula Von der Leyen a farle compagnia, e non è riuscita a dire nulla di sensato né ai lampedusani che chiedono di non essere gli unici delegati ad accogliere i naufraghi, né tantomeno ai naufraghi stessi, dei quali probabilmente non le fregava proprio niente. I naufraghi non votano.
Ieri l’ex premier Giuseppe Conte – attirandosi peraltro forti polemiche da parte del Pd – ha imitato la Meloni. È andato a Lampedusa pure lui e ha detto tre cose che confermano la sua vocazione a fare il vice di Salvini. In fondo è stato Salvini a portarlo al vertice dello Stato, quando era uno sconosciuto avvocato dello studio Alpa, ed è stato dal Capitano che apprese i primi rudimenti della politica. Specialmente sul tema dell’immigrazione. Giusta un po’ di gratitudine.
E perciò Conte ha detto ai lampedusani che per fare buona accoglienza non si possono accogliere tutti (come dice sempre la destra), ha detto che buona parte di quelli che arrivano finisce inevitabilmente in pasto alla criminalità (come dice sempre Salvini), e ha infine rivendicato la sua politica dei respingimenti, efficiente e ben fatta, e che infatti – ha spiegato – contenne gli sbarchi, cosa che le Meloni non sa fare. Diciamo pure che nella polemica interna alla destra, tra Salvini e Meloni, Conte si è schierato apertamente con il suo ministro leghista che nel bloccare le navi dei naufraghi era un maestro.
Perfettamente in linea, del resto, anche sul tema criminalità. Conte, come Salvini, è convinto che il fenomeno dell’immigrazione porti a un forte aumento della delinquenza, anche se in Italia, prima che iniziasse il fenomeno migratorio, il tasso di delitti era enormemente superiore. Del resto è abbastanza nota la sua fotografia, con Salvini, mentre entrambi, assai sorridenti, tengono in mano e mostrano orgogliosi un cartello con scritto: “decreti sicurezza”.
Tutto torna. Torna anche una sostanziale coerenza. Quel che lascia un po’ stupiti è che nell’opinione pubblica, e nel Palazzo, e nel giornalismo, Giuseppe Conte sia considerato un leader della sinistra. Possibile che voglia fare il leader della sinistra senza nemmeno avere l’accortezza di ripudiare i suoi decreti sicurezza? Proprio ieri un leader robusto come Gianfranco Fini, che però è un leader di destra, ha in modo coraggioso affermato che la sua vecchia legge sull’immigrazione era sbagliata. Riferendosi alla “Bossi-Fini”. E non è che nessuno abbia mai pensato che potesse diventare lui il leader della sinistra…