Lo scontro Roma-Berlino
Meloni scrive a Scholz sui migranti e rilancia le bugie sul pull factor: “Fondi a Ong moltiplicano partenze”
Politica - di Redazione
Giorgia Meloni prende carta e penna e scrive al collega cancelliere tedesco Olaf Scholz per discutere nuovamente del dossier migranti. Una lettera che segue le polemiche per i finanziamenti pubblici erogati dal governo di Berlino alle Ong che operano nell’accoglienza ai migranti sul territorio italiano e in salvataggi nel Mediterraneo.
Due circostanze che “suscitano interrogativi”, scrive Meloni nella sua missiva. “Caro Olaf – si legge nella lettera -, come sai il governo italiano è impegnato a far fronte a una pressione migratoria eccezionale. Ho appreso con stupore – scrive Meloni – che il tuo governo, in modo non coordinato con il governo italiano, avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell’accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo”.
Nella lettera la premier italiana rispolvera una conclamata “balla”, ovvero quella delle Ong come “pull factor”: la teoria, cara soprattutto alle destre, che le attività di ricerca e soccorso, istituzionali o delle Ong, fanno aumentare le partenze dai paesi nordafricani. Una teoria, appunto, smentita dai dati raccolti da numerose ricerche, italiane e non: dei 130 migranti arrivati in Italia in questi primi 8 mesi del 2023 (il doppio del 2022, il triplo del 2021) 85.000 sono approdati direttamente a Lampedusa, in Sicilia o sulle coste ioniche, 40mila soccorsi dai mezzi militari italiani e meno di 6mila con le Ong.
+++ @Nature : parlare di “pull factor” #Migranti è antiscientifico +++
Lo studio: “Ricerca e soccorso nel #Mediterraneo non incentivano a migrazione”.
Nel nome di una #fakenews impediti migliaia di salvataggi (segue) @nelloscavo @Avvenire_Nei https://t.co/332MfcvyhN— nello scavo (@nelloscavo) August 3, 2023
Eppure Meloni non si fa problemi a rilanciarla nel suo intento di attaccare Berlino. Secondo la premier infatti “è ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle Ong ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l’Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare”.
La premier sottolinea quindi che “gli sforzi, anche finanziari, delle Nazioni Ue interessate a fornire un sostegno concreto all’Italia dovrebbero piuttosto concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, ad esempio lavorando ad un’iniziativa Ue con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo, che peraltro necessiterebbe di risorse inferiori rispetto a quella da tempo in essere con la Turchia“.
Lo scontro tra Crosetto, Salvini e Berlino
La lettera della presidente del Consiglio arriva dopo il clima diventato rovente tra il ministro della Difesa Guido Crosetto, tra l’altro co-fondatore di Fratelli d’Italia, e il governo tedesco sulla questione dei finanziamenti pubblici erogati da Berlino alle Ong.
Il titolare della Difesa aveva definito “molto grave” l’operazione di Berlino. Di rimando la replica del portavoce del ministero degli Esteri di Berlino: “Salvare i migranti in mare è un dovere giuridico, umanitario e morale”. E in un ultima battuta, ancora Crosetto: “In merito alle recenti e rinnovate dichiarazioni sull’operato del governo italiano e, in particolare, sulla questione dei salvataggi dei migranti e dei finanziamenti alle Ong, voglio ricordare, con rispetto, al signor portavoce del ministero degli Esteri, cui rispondo in prima persona perché io non ho un “portavoce”, che mi sarei aspettato aiuto e solidarietà in un momento di difficoltà, come abbiamo l’abitudine di fare noi italiani con tutte le Nazioni, quando sono in difficoltà. A noi italiani viene naturale. Per quanto riguarda il tema specifico, mi sono limitato a sottolineare, in una intervista, che, invece, la loro risposta è stata quasi esclusivamente quella di aiutare e finanziare alcune Ong tedesche e non”.
A metterci il proverbiale carico da novanta è stato quindi Matteo Salvini. Il ministro dei Trasporti e vicepremier, da settimane ormai al centro di una gara a “chi è più a destra” con la presidente del Consiglio sul ‘caso migranti’, ha definito “una vergogna, un oltraggio e un atto ostile” che “Paesi stranieri finanzino associazioni private straniere per portare immigrati clandestini in Italia“. Parole arrivate all’inaugurazione della quinta corsia della A8 a Lainate: “È come se l’Italia finanziasse delle associazioni in Francia, in Germania, o chissà dove per agevolare delle irregolarità – aggiunge – e conto che il governo tedesco smetta di finanziare chi partecipa a un flusso inaccettabile di immigrati irregolari nel nostro Paese“, ha aggiunto il leader della Lega.