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Funerali di Giorgio Napolitano, l’omaggio della politica e delle istituzioni. La nipote Sofia: “Era un nonno meraviglioso”

Chi sono i nipoti di Giorgio Napolitano

È il giorno del funerale laico di Giorgio Napolitano, il primo della storia in onore di un ‘ex Presidente della Repubblica. Alla Camera sono presenti le principali istituzioni nazionali e straniere. Pieni i banchi di Montecitorio, sui quali sono stati accomodati ambasciatori ma anche il Presidente francese Emmanuel Macron e quello della Repubblica Federale Tedesca Frank-Walter Steinmeier. Per il Vaticano presente il Cardinale Gianfranco Ravasi. Una celebrazione bipartistan, inaugurata dai discorsi dei presidenti di Camera e Senato, Lorenzo FontanaIgnazio La Russa. C’è anche il governo al gran completo, dalla premier Giorgia Meloni, ai ministri, tutti sono andati a porgere le proprie condoglianze alla vedova di Napolitano, Clio Bettoni, ai figli Giulio e Giovanni e ai nipoti Sofia May e Simone.

Chi sono i nipoti di Giorgio Napolitano

E tra i tanti discorsi pronunciati in aula, tra le tante belle parole pronunciate – tra gli altri- da Gianni LettaPaolo Gentiloni e il Cardinal Ravasi, è spiccato quello della nipote, Sofia May Napolitano. Ma chi sono i nipoti di Giorgio Napolitano? Sofia e Simone sono entrambi figli di Giovanni Napolitano, primogenito dell’ex Senatore a vita. La giovane, 26 anni, ha due anni in più del fratello. Commoventi gli aneddoti raccontati che hanno delineato un profilo inedito di Giorgio Napolitano. Non solo un grande politico che ha dedicato la sua vita allo Stato, alle istituzioni e alla Costituzione. Ma anche affettuoso marito, padre premuroso  e, “nonno meraviglioso“.

Le parole di Sofia May

Era un politico e un leader di grande valore ma anche un nonno formidabile e pieno di attenzione, premuroso e sempre esente per noi –  ha detto Sofia, trattenendo le lacrime – Ascoltava i nostri problemi in modo partecipe, cercando di offrire sempre una soluzione, nonostante fosse impegnato con i suoi problemi e quelli del nostro Paese. Ci ha insegnato a combattere per i propri ideali senza curarsi degli ostacoli. I consigli che ci ha dato ci fanno sentire fiducioso in noi stessi e orgogliosi di essere suoi nipoti. Il fatto che sia stato un nonno così eccezionale è testimone del grande uomo che fosse. Spero che voi tutti possiate ricordarlo con lo stesso affetto e la stessa ammirazione che abbiamo per lui. Ci ha dato grandi opportunità, ci ha accompagnato a concerti, iniziative politiche e istituzionali e ci ha presentato a grandi personalità, tra queste la Regina Elisabetta alla quale era particolarmente legato.

I ricordi dell’infanzia

Ci ha portati a Stromboli e a Capri, luoghi a lui cari e siamo sempre rimasti colpiti da quanto fosse ammirato ovunque nel mondo e ci siamo sempre sentiti orgogliosi di essere suoi nipoti – ha continuato la giovane – Ci ha sempre detto che qualunque obiettivo è raggiungibile. Si ricordava tutto ciò che gli dicevamo e i numeri di telefono, ci ha fatto capire che potevamo contare su di lui ogni volta che ne avessimo bisogno e ci ha insegnato a trattare con rispetto chiunque. Ci ha insegnato l’importanza della famiglia e degli amici. Il profondo legame che è riuscito a costruire con le persone è testimonianza di ciò.

Le opportunità e i valori

Quando eravamo più piccoli ci scriveva sempre, anche quando non sapevamo ancora leggere e ci chiamava se in tv c’erano dei cartoni di nostri interesse. Ci veniva a prendere a scuola e poi ci portava a prendere il gelato a Villa Borghese. Ha sempre trovato tempo per me e Simone nonostante i suoi tanti impegni. È venuto a trovarci in Inghilterra e Svizzera, dove abbiamo studiato, non era mai accondiscendente né insistente. Si è sempre interessato ai nostri interessi – ha concluso Sofia per lui non era importante che carriera scegliessimo, purché fossimo felici e appagati“.