Sparizione di Adamo Guerra, per la prima volta contatta la famiglia: “Come se avesse dimenticato un compleanno”

Adamo Guerra ha contattato per la prima volta la famiglia a dieci anni dalla scomparsa, la sparizione che è diventato un vero e proprio caso mediatico dopo una puntata di Chi l’ha visto? che aveva raggiunto l’uomo a Patrasso, in Grecia. Si pensava fosse morto, la Procura di Bologna aveva archiviato nel 2014 l’indagine definendo “verosimile” l’ipotesi del suicidio. Del contatto è stata data notizia mercoledì 27 settembre dalla conduttrice di Chi l’ha visto? Federica Sciarelli, in collegamento con il telegiornale della TgR Emilia Romagna. Una telefonata con una delle due figlie.

Guerra era sparito nel 2013 da Lugo, cittadina in provincia di Ravenna, dove vivono tutt’ora l’ex moglie e le due figlie minorenni. La vicenda arriverà a processo al Tribunale penale di Ravenna. Il 57enne dovrà rispondere di violazione degli obblighi di assistenza familiare. L’ex moglie Raffaella Borghi aveva denunciato l’uomo nel settembre 2016 ai carabinieri di Imola, che le risultava di essere stato rintracciato in Grecia. Nella puntata di Chi l’ha visto? di ieri sera era stata ripercorsa la vicenda ed è stato precisato che l’uomo non si trova a Patrasso ma in un’altra località in Grecia.

Al telegiornale, è stata fatta sentire la voce di una delle due figlie dell’uomo. Guerra avrebbe “continuato a dire, hai ragione, ho sbagliato, quello che ho fatto è inimmaginabile ma come se io stessi raccontando che mi sono dimenticata di un compleanno non come ho abbandonato una moglie e due figli”. All’epoca della sparizione le figlie avevano 16 e 12 anni. Guerra nel frattempo è diventato nonno, una delle due figlie è diventata madre. Nel 2019 e nel 2021 l’ex moglie di Adamo scrisse al Consolato italiano ad Atene per avere conferma della sua presenza in Grecia, che rispose che a seguito di verifiche non avevano tracce dell’uomo.

“Ho sempre fatto tutto per le mie figlie – ha raccontato l’ex moglie di Guerra, di nuovo ospite in trasmissione, dopo le ultime notizie sul caso e le polemiche per un presunto opportunismo del programma – , avevo ricevuto comunicazioni dal Consolato italiano in Grecia del mancato ritrovamento di Adamo e anche successivamente nonostante mi arrivassero informazioni sulla sua possibile presenza in Grecia volevo assicurarmi che non si trattasse di uno scambio di persona o di qualcuno che gli avesse rubato i documenti. Solo recentemente con l’iscrizione all’Aire perché gli era scaduta la carta d’identità e il contatto con il suo avvocato che mi ha avvisato ho avuto maggiori certezze”.