È stato come sempre un fiume in piena. Ha addirittura annunciato un tour in Italia per portare in giro qual è la sua idea di partito. Per Vincenzo De Luca, il palco de La festa de l’Unità è stato l’occasione per lanciare la sua opposizione interna al Partito Democratico. Il governatore della Campania ne ha avute per tutti, dai Dem alla loro (sua) segretaria, Elly Schlein. Infine, il tema più delicato: il terzo mandato. “Il problema non è il terzo o quarto mandato, il problema per il Pd è Vincenzo De Luca, un uomo libero, senza padroni. Questa cosa mi diverte. Non farò mai una corrente, al massimo mi candiderò al Papato. No, non me ne vado. Dentro il Pd tasso altissimo di presunzione, perché pensiamo di essere moralmente superiori agli altri, invece in molti casi siamo inferiori e inconcludenti. Ci sono dirigenti che passano la vita a organizzare correnti. L’unica salvezza del Pd, piaccia o no, è la rete di amministratori“.
Perché De Luca ha attaccato la Schlein
“C’è gente inconsistente che pensa di litigare con me per avere qualche titolo sul giornale. Chi vuole farsi pubblicità con me mi deve pagare, come dice Mourinho. Sono cose sgradevoli e indegne di un partito civile. Ai tempi miei nei partiti i cafoni non parlavano. Il nostro problema è creare un’alternativa al governo dell’Italia. Ora siamo in grado di esserlo? È difficile rispondere per come siamo combinati oggi. Dovrebbe essere il Partito democratico non Lotta continua come siamo oggi. Alcuni hanno perso per strada il senso del Partito democratico. Nel 2008 abbiamo fatto un’altra scelta. Se dobbiamo fare Lotta continua sventoliamo bandiere al vento e poi governano gli altri“.
L’opposizione interna al Pd
“È eccessivo anche un mandato se uno è imbecille. Ma è un dovere democratico dare la parola ai cittadini per sapere da chi devono essere governati. Chi deve decidere, qualche imbecille che sta a Roma che non ha neanche il voto della madre? C’è gente che non rappresenta niente a parla. Cialtroni che vivono a Roma di parassitismo. De Luca fa quello che vuole. Ho invidia per Zaia, che va alla Lega e lo trattano con deferenza. Zaia fa il terzo mandato con serenità. Nessuno ha detto niente, né il Pd nazionale, né veneto. Ci sono esponenti con sette legislature senza fare niente…e parlano di me. A Napoli hanno mandato quel bell’uomo, tale Misiani, come commissario, ha 5 legislature, era candidato con i pantaloni corti. Il problema non è il terzo o quarto o quinto mandato, ma è Vincenzo De Luca, un uomo libero che non ha padroni né correnti“.
Il terzo mandato
“Chi vi sta parlando è il più votato d’Italia, a Napoli il Pd ha il 12 per cento, non il 70 come me. Ho preso il triplo dei voti di Elly Schlein, non dico ringraziatemi, ma siate educati. Io non vengo da famiglia benestante, siamo stati abituati ad avere educazione e umiltà. Invece nel Pd se ti va bene non ti aggrediscono. Alla fine quello che emerge sono le palle, le fesserie, se fossimo un partito serio avremmo parlato e rivendicato il sangue che abbiamo buttato in Regione Campania, ma siamo maleducati. Geneticamente scostumati“.