C’era Vikas Ranvir Oberoi, 54enne magnate indiano e considerato tra gli imprenditori più ricchi del suo Paese, al volante della Lamborghini blu che con una manovra azzardata avrebbe provocato l’incidente costato la vita a due turisti svizzeri, morti carbonizzati in una Ferrari lunedì a San Giovanni Suergiu, nel sud Sardegna, durante un raduno di auto sportive di lusso.
Come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, il miliardario indiano è stato iscritto dal sostituto procuratore di Cagliari, Giangiacomo Pilia, nel registro degli indagati con l’ipotesi di duplice omicidio stradale. Vikas Ranvir Oberoi è tra gli uomini più ricchi dell’India: il suo patrimonio è di 3,8 miliardi di dollari grazie alle sue aziende nel ramo delle costruzioni.
Lo schianto costato la vita alla coppia svizzera era stato ripreso in video, diventato poi virale sui social network: secondo la ricostruzione dell’incidente, visibile anche nel filmato, la Ferrari Portofino con a bordo i coniugi svizzeri Markus Krautli e Melissa Krautli, di 67 e 63 anni, avrebbe superato le auto incolonnate nonostante la striscia continua che indicava il divieto di sorpasso, ma la Lamborghini Hurican che la precedeva avrebbe fatto una manovra azzardata, oltrepassando la striscia continua e finendo con l’ostacolare la Ferrari.
Quindi il contatto tra le due supersportive e un camper che le precedeva lungo la strada, facendolo ribaltare: le persone al suo interno sono rimaste illese, così come Vikas Ranvir Oberoi e la moglie Gayatri Joshi, modella e attrice di Bollywood. Quando sul posto sono arrivati i soccorritori già non c’era più niente da fare invece per la coppia svizzera: entrambi i coniugi erano morti.
Le due supercar erano partite dal Forte Village di Santa Margherita di Pula, nell’ambito della Sardinia Supercar Experience, un raduno di auto sportive di lusso che si sarebbe dovuto concludere a Olbia.