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Come sta Fedez, il rapper racconta la sua malattia: “Sono stato moribondo, perso metà del mio sangue”

Come sta Fedez, il rapper racconta la sua malattia: “Sono stato moribondo, perso metà del mio sangue”

Ora che è tornato a casa può raccontare i giorni in ospedale, la paura e anche la fortuna: perché Federico Lucia, in arte Fedez, ha rischiato grosso.

Il rapper è stato dimesso nella giornata di venerdì dall’ospedale Fatebenefratelli di Milano, accompagnato dalla moglie, l’influencer Chiara Ferragni. Era stato ricoverato nel reparto di Chirurgia d’urgenza e oncologica per alcune emorragie dovute a una doppia ulcera intestinale. La notizia si era diffusa per il ritorno tempestivo della moglie dalla settimana della moda di Parigi, anche perché Fedez appena un anno fa era stato operato per un tumore al pancreas di tipo neuroendocrino. Fedez aveva poi sofferto di un secondo sanguinamento due giorni dopo il primo, fino alle dimissioni di venerdì.

In una intervista al Corriere della Sera spiega come quel mattino aveva previsto “un volo transoceanico. Se non mi fossi accorto di quanto stava accadendo, sarei stato male sull’oceano, su un aereo diretto a Los Angeles, e non so come sarebbe finita”. Ora invece è “convalescente, ho perso la metà del sangue che avevo in corpo“.

Ad Aldo Cazzullo Fedez racconta che era casa quando è svenuto, riuscendo però a chiamare l’ambulanza: “Ho passato la notte al pronto soccorso, e la mattina mi sono reso conto di avere la melena”.

Che cos’è la melena? “Letteralmente “cagavo sangue”. E avevo l’emocromo a 7, anziché a 14. Così sono intervenuti d’urgenza, per fermare l’emorragia, cauterizzare, insomma fare tutto il necessario per fermare il sanguinamento delle ulcere. Ho dovuto anche fare due trasfusioni: oltre a ringraziare i medici, in particolare il dottor Marco Antonio Zappa, le infermiere e gli infermieri del Fatebenefratelli che mi hanno curato, voglio ringraziare tutte le persone donatrici di sangue”, sottolinea Fedez, che annuncia come “appena tornerò in forze” una iniziativa in favore dell’Avisper invitare altri a donare sangue, personalmente senza quelle trasfusioni non sarei qui a parlare con lei”, spiega l’artista a Cazzullo.

La seconda volta in cui è finito sotto i ferri ha avuto invece “una emorragia ischemica, sempre allo stomaco“. Un rapporto con i precedenti clinici c’è: “A causa di un tumore ho subito la resezione della testa del pancreas, del duodeno, la rimozione della cistifellea, e di un pezzo di intestino: è possibile che là dove ci sono le cuciture effettuate durante quell’intervento si siano formate delle ulcere. Ma in verità ho avuto altri problemi di salute quest’estate, tanto da aver perso molti chili negli ultimi mesi”.

Nell’intervista il rapper si apre anche su un tema ancora considerato tabù in Italia, la salute mentale. Fedez ammette di aver attraversato una depressione acuta dopo la diagnosi del tumore: “È un tema che riguarda ragazzi e ragazze. Forse ascoltare la mia esperienza, proprio quella di una persona che si pensa sia felice perché possiede tutto, li avrebbe potuti aiutare a sentirsi meno soli”.

A tal proposito il rapper cita anche “la livella di Totò” per sottolineare come le malattie “non guardano in faccia a nessuno, e portano con sé ricadute anche sulla salute mentale che possono essere davvero importanti”. Lo stress, aggiunge Fedez, “non è una condizione non legata alla propria classe sociale o al denaro. Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni da paure o stress emotivi. Nel mio caso aver avuto una diagnosi di tumore al pancreas a 33 anni è la ragione preponderante”.

Oggi, aggiunge Fedez, è seguito da uno psichiatra e da uno psicoterapeuta. Ma ha provato anche le stimolazioni transcraniche: “Sono scosse elettromagnetiche al cervello”, di cui chiuderà a breve un ciclo annuale.

Riguardo la malattia, spiega che non sta facendo chemioterapia. “Nel mio corpo non ci sono più cellule cancerogene, ma ovviamente non esiste medicina sicura al cento per cento. Per esempio in termini di recidive. Forse anche per questo ho avuto una depressione acuta, sfociata in attacco ipomaniacale”. Ovvero: “Arrivi completamente a perdere la lucidità. Dunque per curarmi ho iniziato ad assumere degli psicofarmaci, che però talvolta non sono privi di effetti collaterali. Allora per curare gli effetti collaterali di un farmaco ti prescrivono un altro farmaco, e così via. Il risultato è stato che balbettavo, tremavo, non riuscivo più a pensare lucidamente. Sono arrivato a un punto in cui ho dovuto smettere tutto di botto, avendo una cosa che si chiama effetto rebound”.

Un passaggio è dedicato anche alle polemiche sulla “censura” Rai nei suoi confronti, col ‘no’ all’intervista nella trasmissione “Belve” condotta da Francesca Fagnani. “Diciamo che non ero bene accetto. Non mi volevano. E hanno fatto un comunicato che ho trovato sinceramente spiacevole. Sa perché? Perché ero in ospedale, letteralmente moribondo, e non avevo alcuna possibilità di replicare. Ho trovato la cosa anche particolarmente poco attenta sul piano umano”.

Anche perché, aggiunge il rapper, non era una questione di soldi. “Prima avevano lasciato trapelare questo, poi hanno rettificato. In ogni caso, sarei stato e sono disponibilissimo ad andare del tutto gratuitamente. Avevo l’intenzione di fare una bella cosa, e spero in futuro di riuscirci, in qualche modo, con Francesca Fagnani, una giornalista con la schiena dritta che ringrazio per aver sostenuto la posizione del suo invito”.