"Eccoci"
Storia del titolo “Eccoci” de L’Unità del 24 febbraio 1984 contro il taglio della “scala mobile”
Era l’inverno del 1984, mese di febbraio, il giorno era il 24. Quel giorno l’Unità uscì in edizione straordinaria con quel titolo immenso: Eccoci. Fu un giorno di lotta clamoroso. Entusiasmante. Non bastò
Editoriali - di Piero Sansonetti
Era l’inverno del 1984, mese di febbraio, il giorno era il 24. Il Pci mise in piazza la sua ultima prova di forza per provare a bloccare il decreto che tagliava le buste paga. Arrivarono a Roma centinaia di migliaia di lavoratori e di cittadini. Persino con delle navi speciali dalla Sardegna. Sfilarono per ore, invasero la capitale. Li guidava Berlinguer che non sapeva, quel giorno, che gli rimanevano poche settimane di vita. È stato uno dei momenti di lotta politica più dura in Italia. Lotta di classe.
Il Pci era solo, guardato con simpatia, forse, giusto da un drappello di cattolici della Democrazia Cristiana, che però non si esponevano. Quel giorno l’Unità uscì in edizione straordinaria con quel titolo immenso che oggi vi abbiamo riproposto: Eccoci. Il direttore era Emanuele Macaluso. A inventare il titolo credo che fu il caporedattore, figura storica e fantastica della nostra storia, Carlo Ricchini, che oggi ha più di 90 anni. Mitico Ricchini.
Cosa era successo? Che il governo Craxi, primo governo a guida socialista della storia repubblicana, aveva varato un decreto legge che tagliava la “scala mobile”. Vi spiego così cosa era la scala mobile: un meccanismo che aumentava automaticamente gli stipendi e i salari in modo proporzionale all’inflazione. L’inflazione era molto alta in quegli anni e la scala mobile copriva quasi la metà delle buste paga. Dal 1975 questo aumento automatico, che scattava ogni tre mesi, era uguale per tutti. Cioè, se era di 50000 lire al mese per lo spazzino lo era anche per il supermanager della Fiat.
Il governo Craxi decise di tagliare la scala mobile di 4 punti. Cioè di porre un freno ai salari, aumentando di conseguenza i profitti. Cisl e Uil accettarono. La Cgil si ribellò e l’unità sindacale andò a gambe all’aria. Il Pci era con la Cgil (anche il Msi, quella volta). E in Parlamento armò un gigantesco casino praticando l’ostruzionismo in modo travolgente. Il decreto cadde per l’ostruzionismo, sebbene Camera e Senato lavorassero giorno e notte. Fu riproposto. L’ostruzionismo riprese. Il 7 giugno era ancora in bilico.
Il 7 giugno Berlinguer si sentì male a Padova, durante un comizio, e l’11 giugno morì. Il Pci, sconvolto, terminò l’ostruzionismo e il decreto passò. Da quel momento il rapporto tra salari e profitti è sempre aumentato a favore dei profitti. Ancora oggi è così. Il taglio della scala mobile fu una delle ragioni dell’aumento progressivo delle diseguaglianze. Il 24 febbraio fu un giorno di lotta clamoroso. Entusiasmante. Non bastò