È partito l'antiterrorismo

Palestinesi feroci, Israele come i talebani: così nascono i mostri

Noi, usando parole come conflitto, tensione, terrorismo, nascondiamo la realtà. La realtà è evidentissima: ci sono due popoli in guerra, e le ragioni della guerra sono anche molto chiare. Entrambi i popoli vogliono la stessa terra, entrambi i popoli ne hanno diritto, entrambi i popoli temono di essere cancellati dal nemico.

Editoriali - di Piero Sansonetti - 10 Ottobre 2023

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Palestinesi feroci, Israele come i talebani: così nascono i mostri

Guerra. Solo questa parola spiega l’apocalisse che si è abbattuta su Israele, su Gaza e sui territori dove vivono i palestinesi. Violenze e ferocia. Migliaia di vittime da tutte e due le parti. Sequestri, feriti. Parole atroci pronunciate da qui e da lì del fronte. Guerra. Del resto noi fingevamo di non sapere che in quelle terre era in corso una guerra da molti anni. Noi, usando parole come conflitto, tensione, terrorismo, nascondiamo la realtà. La realtà è evidentissima: ci sono due popoli in guerra, e le ragioni della guerra sono anche molto chiare. Entrambi i popoli vogliono la stessa terra, entrambi i popoli ne hanno diritto, entrambi i popoli temono di essere cancellati dal nemico.

In genere si dice: “sì, ma c’è un aggredito e un aggressore”. Stavolta è impossibile dire così. L’aggressore, cioè la parte che ha lanciato l’attacco, è l’espressione militare di un popolo sottomesso dall’aggredito e vive in territori occupati dall’aggredito. Come posso distinguere tra aggredito e aggressore? Non fingiamo – di nuovo – di non sapere che – come scrive in modo assai chiaro l’editoriale del giornale israeliano Haaretz l’attacco palestinese era prevedibile. Anche se nessuno immaginava che i palestinesi disponessero di questa forza militare e fossero capaci degli atti di ferocia dei quali sono stati protagonisti sabato.

Però sapevamo che erano esasperati, che avevano subito imprigionamenti, uccisioni, sopraffazioni da parte degli israeliani, che moltissimi civili e anche bambini erano stati uccisi dai soldati di Gerusalemme. Quando c’è una guerra raramente la ferocia c’è da una sola parte. Ieri il ministro della difesa israeliano ha definito i palestinesi “animali”. Ieri è stato bombardato dall’aviazione israeliana il mercato di Gaza con decine di morti. Facevano così i talebani. In queste ore sono stati uccisi 32 bambini palestinesi. L’Europa ha deciso di tagliare i sussidi ai palestinesi, cioè al popolo più indigente del nordafrica.

Non riusciamo a parlare nessuna altra lingua che la lingua della crudeltà e dell’odio? L’altra sera in Tv ho sentito un autorevole e prestigioso esponente della comunità ebraica romana, che ho sempre stimato, dire: “questi dobbiamo annientarli”. Riferendosi ai palestinesi. Annientarli? ha trovato solo questa parola? Mi chiedo se esista ancora un piccolo ceto intellettuale, o politico, in grado di uscire dalla cecità e dire: l’Europa si muova. Avvii una trattativa. Si frapponga. Da quanto tempo l’Occidente non tenta una politica in Medio Oriente? L’ultimo che io ricordi è Clinton. Nel novecento.

10 Ottobre 2023

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