"Bussare sul tetto"
Cos’è il roof-knocking, la tecnica di Israele per avvertire dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza
La pratica parte degli “sforzi per minimizzare i morti e i feriti civili a Gaza”. Hamas ha minacciato di uccidere un civile preso in ostaggio per ogni bombardamento senza preavviso
Esteri - di Redazione Web
È il proiettile che bussa, il cosiddetto “roof-knocking”, la tecnica che Israele utilizza ufficialmente per avvisare la popolazione dell’imminente bombardamento nella Striscia di Gaza. Lunedì scorso, dopo l’attacco di Hamas via aria e via terra nel sud dello Stato ebraico, il governo ha annunciato l’“assedio totale” del territorio che dal 2007 è governato dai terroristi islamici. Il “roof-knocking” è ufficialmente una pratica che fa parte degli “sforzi per minimizzare i morti e i feriti civili a Gaza”. Ed è comprensibilmente al centro di critiche e accuse.
“Roof-knocking” vuol dire ufficialmente “bussare sul tetto”. Le forze armate colpiscono obiettivi dove ritengono si nascondano basi e depositi di armi. La tecnica è stata adottata da una quindicina d’anni. Consiste nel lancio di un missile di piccole dimensioni o di una granata, non dotata di esplosivo, sul tetto di un obiettivo per lanciare l’avvertimento dell’attacco imminente e permettere l’evacuazione dei civili dall’edificio. Dopo alcuni minuti arriva il bombardamento vero e proprio. Sul sito ufficiale dell’esercito israeliano si possono vedere video, sentire registrazioni e leggere i testi a esempio di queste pratiche.
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Le forze armate infatti fanno anche uso di volantini, telefonate registrare in arabo ed sms scritti in arabo per avvertire dell’imminente attacco. I leader di Hamas spesso hanno convinto la popolazione a coinvolgere i vicini e a raggiungere il tetto degli edifici per dissuadere gli israeliani dal bombardamento. Alcune volte sono stati proprio i piloti israeliani a rifiutarsi di bombardare sulle persone. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha documentato casi di bombardamenti a bassa carica esplosiva che avrebbero dovuto soltanto “bussare” e che invece avevano penetrato il tetto di edifici e causato vittime.
Altre criticità: l’avvertimento non può eludere la perdita dell’abitazione, in condizioni abitative già molto estreme, così come alle persone non viene detto dove andare. E a volte i volantini o le telefonate non raggiungono i residenti. Alcune volte l’esercito non manda alcun avvertimento agli edifici, come raccontato da una fonte israeliana a Times of Israel. Secondo alcuni osservatori Hamas sfrutta comunque a suo vantaggio la pratica. Dopo l’annuncio dell’assedio l’organizzazione ha minacciato di uccidere un civile preso in ostaggio ogni volta che un bombardamento non dovesse essere preceduto dal cosiddetto “roof knocking”.