X

Fagioli indagato per le scommesse “clandestine”, il calciatore della Juventus nei guai: rischia lunga squalifica

Fagioli indagato per le scommesse “clandestine”, il calciatore della Juventus nei guai: rischia lunga squalifica

Se nel rettangolo verde la situazione è decisamente migliorato rispetto allo scorso anno, per la Juventus i problemi continuano ad arrivare da vicende extra campo. Dopo la positività al doping di Paul Pogba questa volta i guai coinvolgono Nicolò Fagioli, 22enne centrocampista bianconero, prodotto del vivaio lanciato già lo scorso anno dall’allenatore Massimiliano Allegri nelle rotazioni a centrocampo e ormai punto fermo della formazione.

Il nome di Fagioli spunta fuori infatti in una inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Torino, condotta dalla Squadra mobile, su un giro di scommesse (sportive e non) su piattaforme online illegali. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Manuela Pedrotta e del fascicolo è stata informata anche la Procura della Federcalcio: la segnalazione è stata inviata a Roma a fine agosto.

Il gioco d’azzardo non è reato, se non in piattaforme illegali come quelle al centro delle indagini: per Fagioli la situazione è ancora diversa perché, in quanto sportivo professionista, qualunque sia il ruolo che ricopre (atleta, allenatore o dirigente) non può scommettere sullo sport che pratica.

A spiegarlo bene è l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, che esplicita il divieto “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”.

Ovviamente vale per Fagioli la presunzione d’innocenza: in ogni caso se dovesse essere accertata da parte del calciatore della Juventus la violazione del Codice di giustizia sportiva, Fagioli potrebbe andare incontro ad una sanzione che comporta la squalifica fino a tre anni, oltre ad una ammenda economica a partire dai 25mila euro.

Secondo quanto appreso da LaPresse, Fagioli sarebbe stato interrogato dalla procura federale della Figc. Tornando all’inchiesta, la Squadra mobile della polizia di Torino ha incrociato i dati e individuato un gruppo che gestisce le scommesse, più un altro di utenti: in quest’ultimo è emerso quello di Fagioli. Se l’ipotesi fosse accertata, si tratterebbe di una contravvenzione che generalmente si risolve con un’oblazione, che estingue il reato. Ben diverso, come detto, la rilevanza del fatto dal punto di vista della giustizia sportiva.

Sul caso vanno registrate quindi le parole dei suoi legali, gli avvocati Luca Ferrari e Armando Simbari, che puntualizzano all’Ansa come il loro assistito “si è autodenunciato” alla giustizia sportiva ed è “sereno” sulla vicenda che lo vede indagato dalla Procura di Torino.

Nicolò è sereno ed è massimamente concentrato sulla Juventus e sul campionato“, spiegano i due avvocati all’Ansa, che in merito al calciatore della Juventus sottolineano che “sta affrontando con responsabilità la vicenda, in un’ottica di massima trasparenza e collaborazione con l’Autorità giudiziaria ordinaria e sportiva, come dimostra il fatto di essersi attivato per primo e tempestivamente nei confronti della Procura Federale”.