Al kibbutz di Be'eri
Bimba di 8 anni uccisa da Hamas, il padre esulta: “Meglio che ostaggio a Gaza”
La bimba era andata a dormire a casa di amici nel kibbutz di Be'eri, assaltato dai terroristi sabato scorso. "Se sai quello che fanno alle persone a Gaza, sai che è peggio della morte. Niente acqua, niente cibo. Rinchiusa in una stanza buia, terrorizzata ogni minuto forse per anni. La morte è stata una benedizione"
Esteri - di Redazione Web
Meglio morta che rapita, presa in ostaggio, nelle mani dei terroristi di Hamas nella Striscia di Gaza. La CNN ha raccolto e raccontato la testimonianza lancinante di un padre, un uomo che ha perso la figlia di otto anni in uno degli attacchi di Hamas di sabato scorso nel sud di Israele. Per due giorni ha aspettato notizie, per due giorni nessuna traccia, fino a quando gli hanno detto che Emily era morta nell’assalto al kibbutz di Be’eri dove viveva con la famiglia. Ha esultato. “La morte è una benedizione”.
La storia è stata raccontata dalla corrispondente da Ashdod Clarissa Ward. Almeno 100 persone sono state uccise nell’assalto al kibbutz dove fino a sabato mattina vivevano circa 1.200 persone. Una comunità agricola e artistica. Hand è originario dell’Irlanda. La figlia di otto anni era andata a dormire a casa di amici nel kibbutz di Be’eri. Non era una cosa che faceva spesso.
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Hand aveva pensato che l’esercito sarebbe intervenuto subito. Per due giorni ha atteso notizie della figlia. Quando è stato informato, le autorità “hanno soltanto detto: abbiamo trovato Emily. È morta. E io ho detto: sì! Ho esultato e ho sorriso. Perché era la migliore notizia tra le possibili. Era la migliore, quella in cui stavo sperando“, ha raccontato in lacrime e con voce tremante l’uomo davanti alle telecamere.
“Poteva essere morta o a Gaza. E se sai qualcosa su quello che fanno alle persone a Gaza, sai che è peggio della morte. Per come ti trattano. Niente acqua, niente cibo. Sarebbe stata rinchiusa in una stanza buia piena chissà quante altre persone, terrorizzata ogni minuto di ogni ora, ora, giorna e forse anni. La morte è stata una benedizione, un’assoluta benedizione”.
Secondo il ministero degli Esteri israeliano gli ostaggi nelle mani dei terroristi di Hamas sono almeno 150, di diverse nazionalità. Non si hanno notizie di loro. Al momento non ci sono informazioni su eventuali scambi di prigionieri. Egitto, Turchia e Qatar stanno lavorando per intavolare una mediazione tra le parti. Secondo i dati finora diffusi sono almeno 1.300 le vittime israeliane, 1.055 i morti a Gaza. Stime in continuo aggiornamento.