Il conflitto
Ultimatum di Israele ad Hamas: “Evacuate l’area nord di Gaza entro 24 ore”, vicino l’attacco via terra
Esteri - di Redazione
L’esercito israeliano venerdì mattina ha chiesto l’evacuazione di tutti palestinesi che abitano nel nord della Striscia di Gaza entro 24 ore: un ordine che riguarda dunque circa 1,1 milioni di persone, quasi la metà dell’intera popolazione locale della Striscia, che dovrebbero fuggire a sud nel giro di poche ore.
Il messaggio sembra al momento un avvertimento in vista di un possibile attacco via terra da parte dell’IDF, che da giorni sta accumulando mezzi e uomini a ridosso dei confini con Gaza.
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IDF announcement sent to civilians of Gaza City:
The IDF calls for the evacuation of all civilians of Gaza City from their homes southwards for their own safety and protection and move to the area south of the Wadi Gaza, as shown on the map.
The Hamas terrorist organization…
— Israel Defense Forces (@IDF) October 13, 2023
Un’operazione, l’evacuazione dell’area nord della Striscia, che le Nazioni Unite reputano infattibile: “Le Nazioni Unite ritengono impossibile che un tale movimento abbia luogo senza conseguenze umanitarie devastanti”, ha detto portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric.
“Le Nazioni Unite lanciano un forte appello affinché tale ordinanza, se confermata, venga annullata, evitando ciò che potrebbe trasformare quella che è già una tragedia in una catastrofe“. Dujarric ha spiegato che l’ordine dell’esercito israeliano si applica anche al personale delle Nazioni Unite e a chi ha trovato rifugio nelle loro strutture.
Di fronte all’ultimatum di Gerusalemme, il ministero dell’Interno di Hamas a Gaza ha invitato la popolazione del nord della Striscia a non muoversi dalle proprie case definendo l’annuncio dell’esercito di Israele “propaganda“. Al contrario il gruppo radicale che governa la Striscia ha chiesto una “giornata della rabbia“, la mobilitazione del mondo arabo a sostegno dei palestinesi per fermare “i piani israeliani per giudaizzare Gerusalemme e Al-Aqsa“. Khaled Meshaal, che è stato ai vertici del Politburo dell’organizzazione terroristica e che vive in Qatar, ha chiesto agli arabi di tutto il mondo di scendere nelle strade per protestare per la morte dei civili uccisi a Gaza.
Nonostante le “rassicurazioni” di Hamas, dopo il comunicato di Israele diverse migliaia di persone hanno iniziato a lasciare le proprie abitazioni a Gaza City per raggiungere la zona meridionale della Striscia. Fonti locali riferiscono che chi non dispone di un mezzo di trasporto si sta spostando a piedi con qualche bagaglio in mano: un percorso di almeno 10 chilometri, spesso intrapreso da intere famiglie.
Gaza residents began moving south, following Israel’s call to move entire population in northern part of the Strip to southern areas ⤵️
Conflict in Gaza has led to over 423,000 Palestinians being displaced👉 https://t.co/9iMdhvyNes pic.twitter.com/J4E35uluCU
— Anadolu English (@anadoluagency) October 13, 2023
Una fonte dell’ospedale al-Quds ha detto all’Ansa che medici e pazienti resteranno nella zona di pericolo, in assenza di ambulanze e di soluzioni adeguate pe il ricovero dei malati più gravi.
Ieri Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Palestinese ha incontrato in Giordania il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken. Secondo l’agenzia di stampa palestinese WAFA Abbas, che governa con Fatah la Cisgiordania ma non la Striscia di Gaza, in mano ad Hamas, ha duramente criticato la richiesta di Israele di evacuare il nord di Gaza, e avrebbe detto che un’evacuazione del genere costituirebbe una seconda Nakba (termine che in arabo vuol dire “catastrofe”), cioè il giorno in cui il popolo palestinese ricorda la sconfitta nella prima guerra combattuta fra arabi e israeliani, tra il 1947 e il 1948, e l’esodo dei palestinesi che ne seguì
I bombardamenti israeliani
Intanto non si fermano i bombardamenti israeleiani sull’area, in particolare nei pressi del confine. “Anche di notte, e in qualsiasi momento, centinaia di aerei Iaf continuano ad attaccare con forza e a danneggiare gravemente le capacità del nemico“: è il commento a un video postato dall’Aeronautica israeliana sui social.
Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendo oltre 3600 obiettivi. L’ultimo bilancio delle vittime secondo il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, è di almeno 1537 morti e 6612 feriti.
BREAKING: Israel has used white phosphorus in military operations in Gaza and Lebanon, putting civilians at risk of serious and long-term injuries.
White phosphorus causes excruciating burns and can set homes afire. Its use in populated areas is unlawful.https://t.co/TbCVA5Qynp pic.twitter.com/4UKANHTwI2
— Human Rights Watch (@hrw) October 12, 2023
E a proposito di bombardamenti, il Washington Post citando un’analisi di Human Rights Watch rivela che in video girati martedì 10 e mercoledì 11 di attacchi di Israele a Gaza sembrano mostrare l’uso di fosforo bianco, la controversa munizione che può causare gravi danni se usata contro i civili. Il filmato mostra in particolare due colpi di artiglieria sparati in rapida successione verso i target che, una volta esplosi, rilasciano automaticamente il fosforo bianco.