Issam Abdallah aveva pubblicato sui social delle riprese che aveva realizzato ad Aalma ash-Shaab. Le ultime forse. È stato ucciso in un bombardamento presumibilmente partito da Israele mentre lavorava con la troupe nel sud del suo Paese di origine, in Libano, praticamente il nuovo fronte del conflitto esploso in Medio Oriente dopo gli attacchi di Hamas scattati una settimana fa. Sui social ha preso anche a circolare un video terribile in cui si vede il corpo del video-fotoreporter della Reuters tranciato a metà dall’esplosione fatale. Altri due giornalisti sono rimasti feriti nell’attacco, due di loro sono stati trasportati in ospedale.
Issam Abdallah aveva 12.500 follower su Instagram. Tra i suoi ultimi lavori quello sul campo nelle zone della Turchia devastate dal terremoto che si è verificato lo scorso febbraio. Abdallah morto mentre la camera era putata su una collina quando un’esplosione ha colpito la camera e riempito l’aria di fumo e grida. Nell’attacco sono rimasti feriti altri sei giornalisti. Altri due di loro, Thaer Al Sudani e Maher Nazeh, lavorano per Reuters, ora sono stati trasportati in ospedale. Il gruppo comprendeva anche giornalisti di Al Jazeera e Agence France-Presse.
Il fronte della guerra con il Libano si può dire ufficialmente aperto da ieri. Le forze israeliane hanno fatto sapere di aver colpito con dei raid di missili al confine in risposta a esplosioni alla barriera di sicurezza ad Hanita e hanno parlato di allarme su possibili infiltrazioni di terroristi nella comunità. Hezbollah ha diffuso un comunicato in cui rivendica gli attacchi a quattro siti israeliani. “In risposta agli attacchi israeliani di questo venerdì pomeriggio nei pressi di alcune città del Libano meridionale, i mujaheddin della Resistenza islamica hanno attaccato i seguenti siti israeliani: Al-Abad, Miskvam, Ramia e Alam”. Le forze israeliane non avevano voluto commentare l’accaduto in un primo momento. L’inviato alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, in un briefing venerdì ha dichiarato: “Ovviamente, non vorremmo mai colpire o uccidere alcun giornalista che sta facendo il suo lavoro. Ma come sapete siamo in uno stato di guerra, sono cose che possono succedere“. L’inviato ha aggiunto che il Paese indagherà sull’accaduto.
“Siamo profondamente rattristati nell’apprendere che il nostro operatore video, Issam Abdallah, è stato ucciso”, ha scritto Reuters in una nota. “Stiamo cercando urgentemente maggiori informazioni, collaborando con le autorità della regione e sostenendo la famiglia e i colleghi di Issam”. Alla Reuters il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso le sue condoglianze alla famiglia del video-reporter e commentato come quello che sta succedendo “dimostri l’enorme rischio di ricaduta di questo conflitto, in particolare in relazione al Libano”.
Parole di cordoglio sono state espresse anche dalla Casa Bianca, tramite la portavoce Olivia Dalton. “Vorrei infine dire una parola sulle ultime notizie che abbiamo appena avuto su un fotoreporter della Reuters ucciso e altri due di Al Jazeera e AFP entrambi gravemente feriti nel sud del Libano. Le nostre preghiere più sentite sono con le famiglie, la famiglia del giornalista che è stato ucciso e anche le nostre preghiere sono con i giornalisti feriti per la loro piena e rapida guarigione. Sappiamo che il lavoro che tutti voi fate è incredibilmente pericoloso e lo ricordiamo oggi, e speriamo solo che coloro che sono feriti siano curati rapidamente”.