Le responsabilità del premier
Ecco perché Netanyahu è responsabile: “Così ha sostenuto Hamas”
“Era stato avvertito dall’Egitto di un imminente attacco? Perché non avete fatto nulla per impedirlo? Perché negli anni ha lavorato per sostenere Hamas a Gaza? Perché non ha ancora fatto visita ai sopravvissuti al massacro? Quando intende dimettersi?”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Venti domande scomode al Primo Ministro. A formularle, su Haaretz, è un autorevole analista israeliano: Uri Misgav.
“Signor Benjamin Netanyahu, visto che anche questa settimana si è astenuto, come è sua abitudine, dal rispondere alle domande, eccone 20 per lei:
1) In che misura è responsabile del più grande massacro inflitto al popolo ebraico e ai residenti ebrei del paese dopo l’Olocausto?
2) Lei era stato avvertito una settimana prima dal ministro dell’intelligence egiziano di un imminente “attacco orribile e insolito” da Gaza?
3) Se è così, e non c’è motivo per cui gli egiziani avrebbero dovuto mentire, perché non avete fatto nulla per impedirlo?
4) A cosa stava pensando quando ha messo in piedi un governo di estrema destra con ministri nazional-religiosi e kahanisti, nominando Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich in posizioni chiave, permettendo alla sua coalizione di abusare dei palestinesi, di farli infuriare e di deriderli?
5) La lentezza della risposta delle forze aeree e di terra è stata il risultato delle sue scarse prestazioni?
6) Perché le forze principali della Divisione Gaza dell’esercito sono state trasferite, alla vigilia dell’attacco, in Cisgiordania, per proteggere le funzioni di preghiera a Hawara, alla Tomba di Giuseppe e alla Tomba di Rachele?
7) Perché ha deciso di licenziare il Ministro della Difesa Yoav Gallant quando ha cercato di metterla in guardia sull’impreparazione dell’esercito alla guerra?
8) Perché ha ignorato le sollecitazioni del capo di gabinetto sulle ricadute negative sull’esercito che potevano determinarsi con il colpo di stato giudiziario?
9) Perché, durante tutti i suoi anni di potere, ha lavorato per sostenere Hamas nella Striscia di Gaza?
10) Perché, durante tutto il suo mandato, non ha fatto nulla per promuovere una soluzione diplomatica regionale per il problema di Gaza, in collaborazione con l’Egitto e la comunità internazionale?
11) Come mai in tutti i suoi anni di mandato non ha visitato i kibbutzim e i moshavim nell’enclave di Gaza, anche dopo i precedenti scontri sotto la sua guida? Ed è vero che il motivo era, secondo le sue dichiarazioni, che: “in ogni caso non voteranno per me”?
12) Perché non si è ancora preoccupato di visitare i sopravvissuti al massacro, di parlare con le famiglie degli ostaggi e dei dispersi, di visitare i soldati e i civili feriti negli ospedali o di partecipare ai funerali degli alti ufficiali caduti in battaglie disperate e coraggiose?
13) Il ritardo nell’istituzione di un governo di emergenza nazionale con le forze dell’opposizione è dovuto alle obiezioni di sua moglie (nonostante martedì avesse annunciato di essere a favore dell’unità)?
14) Sulla scia dell’attacco e dell’eccezionale mobilitazione militare e civile degli israeliani patriottici, intende pentirsi ed esprimere un po’ di rimorso, chiedendo scusa dal profondo del suo cuore ai piloti, all’organizzazione Brothers and Sisters in Arms, ai membri dei kibbutz, alla sinistra, ai manifestanti, agli anarchici e a Yair Golan?
15) In passato ha detto di voler essere ricordato come “il protettore di Israele”. Come pensa che verrà ricordato per la sua responsabilità per almeno 1.200 morti e più di 100 ostaggi solo nel primo giorno dell’attacco dell’ottobre 2023?
16) Perché ha nominato come coordinatore degli affari dei prigionieri e degli ostaggi un membro del Likud che ha diffamato il sistema giudiziario, e cioè il brigadiere di riserva Gal Hirsch, che non ha alcuna esperienza diplomatica o di negoziazione con gli arabi?
17) Perché ha nominato come direttore generale dell’Ufficio del Primo Ministro, che in passato, sotto di lei, aveva persone serie come Eyal Gabbai e Yoav Horowitz, un apparatchik sicofante privo di qualsiasi competenza come Yossi Shelley?
18) Com’è possibile che nel suo discorso alla nazione di questa settimana non abbia detto una sola parola sui morti assassinati, gli ostaggi, i feriti e gli evacuati? Il suo pacemaker ha un cuore umano accanto?
19) Cosa sta succedendo con la commissione per le nomine giudiziarie e cosa ne è della legge che esenta gli ultraortodossi dalla leva?
20) Perché non si dimette o quando intende farlo?”