La fuga dai cronisti
Meloni e l’allergia per giornalisti e domande: dalla premier nessuna risposta sulla legge di bilancio
Politica - di Carmine Di Niro
Sin dal suo insediamento a Palazzo Chigi Giorgia Meloni ha mostrato una certa ritrosia, per usare un eufemismo, nel rispondere alle domande dei giornalisti e a presenziare alle conferenze stampa. Una circostanza che si è verificata anche oggi quando la premier, dopo il via libera in Consiglio dei ministri del disegno di legge di Bilancio, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle misure principali della Manovra.
Conferenza a cui Meloni ha partecipato parlando per una ventina di minuti, salvo poi alzarsi e abbandonare la sala stampa di Palazzo Chigi prima delle domande dei giornalisti presenti. Domande “disertate” per un impegno istituzionale, ovvero l’incontro col re Abdullah II di Giordania. “Scusatemi se non posso rimanere. Le cose si sono incastrate un po’ così”, ha detto la premier lasciando la parola al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e ai due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Come sottolinea Carlo Canepa di Pagella Politica, negli ultimi dieci anni non era mai successo che un presidente del Consiglio non rispondesse alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di presentazione della legge di Bilancio. Da Enrico Letta in poi, tutti i suoi predecessori hanno regolarmente risposto ai giornalisti in occasione della presentazione della legge di bilancio: da Mario Draghi a Giuseppe Conte, da Paolo Gentiloni a Matteo Renzi, fino appunto ad Enrico Letta, quando la manovra era ancora definita “legge di Stabilità”.
Meloni “paga” anche diversi precedenti: la premier non aveva partecipato lo scorso settembre alla conferenza stampa di presentazione della Nadef, la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, lasciando l’onore al ministro dell’Economia Giorgetti. Lo scorso anno invece, siamo al 22 novembre 2022, Meloni nella conferenza stampa sulla legge di bilancio 2023 avvisò che l’incontro si sarebbe dovuto concludere dopo poche domande per il suo impegno all’assemblea nazionale di Confartigianato, scatenando le polemiche con i rappresentanti della stampa.
Altri precedenti non mancano: il 28 marzo scorso, dopo un Consiglio dei ministri “omnibus” in cui si decise di tutto, dal caro bollette al codice degli appalti, dal ‘no’ al cibo sintetico alla legge sulla concorrenza, Meloni mandò in conferenza i soli ministri della Salute Orazio Schillaci e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, preferendo in quel caso un impegno con la Coldiretti. Allergia alle domande anche all’estero: in occasione del G20 di Bali del novembre 2022, Meloni si concesse ad appena tre domande dei giornalisti volati in Indonesia per seguire la premier.