"500 vittime"

Bombe sull’ospedale a Gaza: Hamas e Israele giocano a darsi la colpa, sotto le macerie donne e bambini

Strage all'Al-Ahli Arabi Baptist Hospital nel centro di Gaza City. Almeno 500 vittime secondo Hamas. Abu Mazen annulla l'incontro con Biden.Assaltata l'ambasciata israeliana ad Amman

Esteri - di Redazione Web - 17 Ottobre 2023

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Bombe sull’ospedale a Gaza: Hamas e Israele giocano a darsi la colpa, sotto le macerie donne e bambini

Bombe su Gaza, ancora bombe sulla Striscia, rimpalli di responsabilità tra Israele e Hamas e sotto le macerie vittime a centinaia. Sarebbero almeno 500 secondo Hamas. Le macerie sono quelle dell’ospedale dell’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital al centro di Gaza City. È la strage più clamorosa dall’inizio del conflitto mai sopito in Medio Oriente. All’undicesimo giorno dopo gli attacchi di Hamas in Israele, sono oltre tremila i morti palestinesi, 1.400 gli israeliani. E centinaia di persone intanto hanno assaltato la sede dell’ambasciata italiana ad Amman, in Giordania, dopo la strage all’ospedale. Alta tensione con i manifestanti anche a Tunisi.

Il rimpallo di responsabilità tra le parti: Hamas accusa Israele, Israele accusa Hamas per un razzo che per qualche ragione sarebbe caduto sul proprio territorio. L’ultima accusa dallo Stato Ebraico punta l’indice contro l’organizzazione Jihad Islamico, sunnita e considerata ancora più radicale di Hamas. L’organizzazione ha smentito. Secondo il portavoce militare l’accusa è formulata in base “a un esame dei sistemi operativi dell’esercito” e “di informazioni di intelligence di fonti diverse. L’ospedale non era un edificio sensibile e non era un obiettivo dell’esercito. Verifichiamo l’origine dell’esplosione”.

Il Guardian riporta che nella struttura si erano rifugiate molte famiglie. Al Jazeera dichiara che la maggior parte dei feriti sono donne e bambini. Secondo NBC un dirigente di Hamas ha dichiarato che l’organizzazione sarebbe pronta a rilasciare tutti gli ostaggi civili se Israele interromperà i suoi attacchi aerei su Gaza. Entro un’ora. Le indicazioni sembravano diverse. Dopo la diffusione del primo video di un’ostaggio – una 21enne dal doppio passaporto francese e israeliano – si era parlato della liberazione di tutti gli ostaggi stranieri in cambio di seimila detenuti palestinesi tra uomini e donne nelle carceri israeliane.

Il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen ha proclamato tre giorni di lutto per “il massacro”. E ha annullato l’incontro con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden che domani atterra in Israele. Il segretario generale del Comitato esecutivo dell’Olp ha denunciato il massacro, “è in corso un genocidio. Facciamo appello alla comunità internazionale affinché intervenga immediatamente per fermare questo massacro. Il silenzio e i pregiudizi non possono essere più accettati”. Il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, al termine del vertice straordinario dei Paesi membri sulla guerra in Medio Oriente, ha condannato l’episodio come “non in linea con il diritto internazionale”.

Condanna anche da parte dell’Egitto in una nota del ministero degli Esteri de Il Cairo secondo cui “questo deliberato bombardamento di strutture civili costituisca una grave violazione delle disposizioni del diritto internazionale e umanitario e dei valori più basilari dell’umanità e invita Israele a porre fine immediatamente alle sue politiche di punizione collettiva contro le popolazioni della Striscia di Gaza”. Il portavoce del ministero degli Esteri della Giordania ha definito l’attacco contrario ai “principi di umanità e violi le regole di guerra”.

17 Ottobre 2023

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