L'operazione
Operazione contro il clan Di Lauro, tra i 27 arrestati anche Tony Colombo e Tina Rispoli: la svolta “imprenditoriale” con abbigliamento, bevande e sigarette
Cronaca - di Redazione
Ci sono nomi e volti noti nella retata che ha portato questa mattina all’arresto di 27 persone da parte dei Ros e dei dai carabinieri di Napoli nell’ambito di un’indagine della Dda sulle attività imprenditoriali e finanziarie del clan Di Lauro di Secondigliano.
A finire in manette Vincenzo di Lauro, figlio del capoclan Paolo di Lauro, il cantante neomelodico Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino. Contestualmente l’operazione ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di otto milioni di euro: alle 27 persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare sono contestati a vario titolo i reati di concorso esterno in associazione mafiosa, la turbativa d’asta, e l’aggravante della transnazionalità legata al contrabbando di sigarette.
- Chi è Tony Colombo, da bambino prodigio lanciato da Mario Merola al matrimonio con Tina Rispoli vedova del boss Gaetano Marino
- Intervista a Concetta Napoletano, madre di Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli: “Abbiamo fiducia nello Stato ma è giunta l’ora di avere giustizia per mio figlio”
- È morta Rosetta Cutolo, sorella del boss Raffaele e ai vertici della Nuova Camorra Organizzata
- Chi sono le sette persone arrestate a Napoli per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, tra loro la sorella del presunto baby killer
La svolta imprenditoriale
Al centro delle indagini la svolta imprenditoriale dell’organizzazione criminale con “base” nel quartiere di Secondigliano, a Napoli. In particolare, secondo quanto emerso dall’inchiesta, il clan Di Lauro investiva anche in società di abbigliamento e creava brand, insieme con il cantante neomelodico palermitano Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli, come quello denominato “Corleone“.
Ma la “vena imprenditoriale” si ampliava anche oltre il settore dell’abbigliamento, come dimostra la bevanda energetica “9 mm”, il cui nome richiama al calibro delle pistole. Secondo gli investigatori era stata messa in piedi una sorta di “Di Lauro SpA” con investimenti in settori e attività ritenute meno rischiose rispetto a quelle “classiche”, come lo spaccio e le estorsioni, utilizzando società intestate a prestanome, oggi oggetto di sequestro, con le quali il clan gestiva, per esempio, una nota palestra, una sala scommesse e alcuni supermercati.
Oggetto del business anche il contrabbando di sigarette dall’est, in particolare dalla Bulgaria e dall’Ucraina. E a proposito di sigarette, con un investimento da mezzo milione di euro secondo gli inquirenti il clan, assieme al cantante neomelodico Tony Colombo e alla moglie Tina Rispoli, era stata messa in piedi una fabbrica di sigarette (già sequestrata) per confezionare pacchetti di sigarette con tabacco estero da vendere in Italia e all’estero.
L’indagine ha permesso di far emergere anche l’esistenza di una sorta di “joint venture” tra le varie organizzazioni criminali di Secondigliano, come i Licciardi e la Vanella Grassi: alleanza finalizzata al raggiungimento di comuni interessi economici, come l’aggiudicazione di aste immobiliari, ovvero l’intervento per la revoca di richieste estorsive rivolte a imprenditori vicini al clan Di Lauro da parte di terze organizzazioni criminali.
Le indagini hanno ricostruito l’operatività del clan di Paolo di Lauro, detenuto al 41 bis e noto come Ciruzzo ‘o milionario, nell’arco di tempo tra il 2017 ed il 2021, in continuità rispetto alle indagini per la cattura del figlio Marco (arrestato il 2 marzo 2019 dopo una lunga latitanza). Inchiesta che ha documentato la ristrutturazione organizzativa del gruppo, pur nel rispetto delle regole imposte dal capoclan, tra cui l’assunzione del comando da parte del fratello maggiore d’età non detenuto.
L’autista
Tra i destinatari delle misure cautelari emesse dal Gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea figura anche un autista che prestava servizio per la Direzione Distrettuale Antimafia. In passato l’uomo era stato sottoposto a una perquisizione. Al dipendente del Ministero della Giustizia il Ros e i carabinieri di Napoli, insieme con gli inquirenti, contestano, tra l’altro, il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, come al cantante neomelodico Tony Colombo e alla moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino. Per l’indagato il giudice ha disposto l’arresto in carcere.
Tony e Tina
Tony Colombo e Tina Rispoli, arrestati nell’operazione odierna, sono diventati noti anche al pubblico nazionale per alcune comparsate in televisione.
Il primo matrimonio di Tina Rispoli è con Gaetano Marino, boss dei cosiddetti Scissionisti che, nei primi anni Duemila diedero vita a una sanguinosa guerra di camorra con il clan Di Lauro nella cosiddetta prima faida di Scampia. Gaetano Marino viene ucciso il 23 agosto del 2012, ucciso mentre si trovava a Terracina. Rimasta vedova, Tina Rispoli ha sposato in seconde nozze Tony Colombo, cantante neomelodico palermitano, con un matrimonio al Maschio Angioino.