Gli israeliani hanno bombardato il complesso di una chiesa ortodossa al centro di Gaza. Proprio vicino all’ospedale dove l’altra sera si è verificata la strage. Anche l’attacco alla Chiesa, a quanto si sa, ha provocato decine di morti. Si sta scavando nelle macerie. Il Patriarcato di Gerusalemme ha rilasciato una nota di protesta durissima. Nella quale definisce l’attacco “crimine di guerra”.
In effetti le leggi internazionali considerano gli attacchi alle Chiese crimini di guerra. In questo caso più grave. Perché si sapeva che nella costruzione rasa al suolo si erano rifugiati moltissimi palestinesi in fuga dalle bombe israeliane. L’Onu ha calcolato che circa il 25 per cento delle costruzioni di Gaza che erano in piedi l’8 ottobre ora giacciono al suolo. I morti palestinesi si contano tra i 4 e i 5000. La metà sono minorenni. Almeno 1000 sono bambini che avevano meno di sette anni.
Su alcuni giornali stranieri si continua anche a discutere sulle responsabilità per l’attacco dell’altro giorno all’ospedale. Sui giornali italiani no, perché la versione israeliana, anche se fa acqua da tutte le parti, è considerata indiscutibile. Ieri uno dei capi di Hezbollah ha dato una sua spiegazione sull’attacco. Dice che sono state usate bombe termobariche. Delle quali dispongono molti eserciti occidentali, compreso l’esercito israeliano, ma non le formazioni palestinesi. Si tratta di ordigni a doppia esplosione.
La prima avviene a qualche metro da terra e impregna l’aria di esplosivo polverizzato. La seconda avviene col contatto al suolo e incendia l’esplosivo appena rilasciato provocando una esplosione paurosa, più potente di quelle di qualunque altra bomba di pari potenza che esploda solo a terra. Queste bombe termobariche non producono crateri. Gli israeliani hanno colpito l’ospedale con questa bomba?
Naturalmente non c’è nessuna certezza. Difficile dar retta a chi esprime le posizioni dei guerriglieri anti-israeliani, i quali dichiarano di voler distruggere lo stato israeliano. In guerra non ci si può mai fidare delle versioni dei belligeranti. Ci si può fidare allora delle versioni israeliane? Evidentemente no, neanche di quelle. Anche perché Israele l’altra sera ha rifiutato la richiesta dell’Europa di un’inchiesta indipendente sull’attacco all’ospedale. Perché Israele teme una inchiesta indipendente? Dice il governo: perché Israele è un paese democratico e Hamas non è democratico. Dovete fidarvi di noi. Vero, ma anche l’Europa è un luogo di democrazia, perché non fidarsi di una commissione europea?
Al momento noi sappiamo poche cose di quella strage all’ospedale. Sappiamo che in queste ore e giorni Israele ha colpito migliaia di obiettivi a Gaza. I bombardamenti sono continui. Sappiamo che ha quasi raso al suolo la città. Sappiamo che nei raid israeliani sono state uccise tra le 4 e le 5000 persone. Sappiamo che un siluro palestinese non avrebbe mai potuto produrre l’esplosione che abbiamo visto (questo ce lo dicono gli esperti). Sappiamo che esiste un tweet israeliano, poi cancellato, che rivendica l’attacco.
Tutti questi elementi fanno credere che l’attacco sia stato israeliano. Ci sono a contrastare questa ipotesi le dichiarazioni degli israeliani che escludono che l’Ospedale fosse un loro obiettivo. E c’è una intercettazione di un colloquio di due palestinesi anonimi che sospettano che il missile sia palestinese. E poi ci sono le foto dai droni che mostrano che non c’è il cratere che una bomba potente avrebbe dovuto produrre (ma l’ipotesi della bomba termobarica indebolisce questa argomentazione). Vedete bene che i dubbi restano tutti. Sarà difficile leggere di questi dubbi sui giornali italiani. Cerchiamo noi di svolgere un’opera di supplenza. Dubbi però non ce ne sono (sono dati Oms) sul fatto che i bombardamenti israeliani hanno colpito più di 50 strutture sanitarie.