Medio Oriente in fiamme
Israele: “Hezbollah pagherà un alto prezzo per essere entrato nel conflitto”. Biden: evitare escalation del conflitto
Gerusalemme è ufficialmente impegnata su un altro fronte di guerra: quello a Nord, contro il Libano a causa dei ripetuti attacchi de 'Il Partito di Dio'. Ma gli Usa invitano alla calma: impedire che avvenga un coinvolgimento diretto dell'Iran
Esteri - di Redazione Web
Joe Biden e il segretario di Stato Usa Antony Blinken hanno “privatamente” esortato Israele ad evitare attacchi pesanti contro Hezbollah. Lo riferisce il New York Times citando fonti informate. Il timore di Washington è che alcuni dei falchi del gabinetto di guerra israeliano vogliano un attacco preventivo contro Hezbollah che porterebbe Israele a combattere su due fronti: Hamas nel sud ed Hezbollah nel nord con il rischio di coinvolgere nel conflitto gli Stati Uniti e l’Iran.
Una serie di droni israeliani sono stati avvistati stamani nei cieli del sud del Libano nelle aree più vicine alla linea del fronte tra Hezbollah e Israele. Lo riferiscono all’Ansa testimoni oculari nell’area della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. Dopo lo scambio di fuoco di ieri, gli ultimi botta e risposta tra Israele e Hezbollah si sono verificati attorno alle 3 (le 2 in Italia) del mattino. Attualmente, riferiscono le fonti, la situazione è relativamente calma nel sud del Libano.
“Hezbollah ha deciso di partecipare ai combattimenti, stiamo esigendo un alto prezzo“. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, alle truppe di stanza a Biranit camp al confine con il Libano, riferendosi ai missili, razzi e colpi di mortaio sparati nelle ultime due settimane dal movimento sciita verso il nord di Israele. “Prevedo che la sfida diventerà ancora più grande, e bisogna tenerne conto per essere pronti a ogni situazione“, ha aggiunto Gallant.