Riunione del primo ministro israeliano con i vertici della Difesa, mentre le forze aeree bombardano “decine di obiettivi terroristici in tutta la striscia di Gaza“. Dunque, il gabinetto di guerra israeliano è riunito presso il quartier generale delle Israel Defence Forces a Tel Aviv. È quanto si legge sul profilo X del primo ministro Benjamin Netanyahu che lo ha convocato. “Il primo ministro sta facendo una valutazione della sicurezza presso la Kirya di Tel Aviv (dove si trova la principale base delle Forze armate israeliane, ndr) assieme ai componenti del Gabinetto di Guerra e ad alti funzionari delle strutture dedicate alla sicurezza di Israele“, si legge nel profilo Twitter.
Cos’è un Gabinetto di Guerra e perché Netanyahu lo ha convocato
Ieri ‘Bibi‘ ha avuto un confronto con il presidente americano Joe Biden che a sua volta si è confrontato con i leader europei e il Canada. E domani Emmanuel Macron sarà a Tel Aviv per incontrare Netanyahu. L’obiettivo è far abbassare la tensione ed evitare un’escalation del conflitto Proprio ieri, infatti, ci sono stati pesanti scambi di accuse tra Tel Aviv e Teheran. L’Iran: “Stop alle bombe su Gaza o la regione andrà fuori controllo“. Il ministro della Difesa israeliano Gallant: “L’offensiva di terra sarà l’ultima, ci vorrà un mese, due o tre, ma alla fine l’organizzazione islamista scomparirà“.
La diplomazia e il Vaticano
Biden ha poi dichiarato: “Tel Aviv operi secondo le leggi della guerra“. Poco ottimista, invece, il Segretario di Stato Usa Antony Blinken: “Ci aspettiamo un’escalation“. Il Pentagono, per questo motivo, ha annunciato il rafforzamento del dispositivo militare nella regione. Intanto, a Gaza sono entrati 17 camion di aiuti. Il flusso continuo di beni di prima necessità, è garantito da Israele ed Egitto, sotto l’egida di Usa e Onu. In merito alla guerra in Medio Oriente è intervenuto anche il Vaticano. Per la Santa Sede è necessario avviare un percorso che porti alla pace. ieri Papa Francesco, durante l’Angelus ha lanciato un appello per gli aiuti a Gaza e la liberazione degli ostaggi: “Fratelli fermatevi“, ha detto il Pontefice.