A Detroit

Uccisa a coltellate davanti casa, l’omicidio della presidente della sinagoga Samatha Woll: “Non è antisemitismo”

Alle indagini partecipa anche l'FBI. "Non si traggano conclusioni finché non saranno esaminati tutti i fatti disponibili”. Gli episodi di antisemitismo e contro la comunità araba e musulmana aumentati esponenzialmente dopo l'esplosione del conflitto in Medio Oriente

Cronaca - di Redazione Web - 23 Ottobre 2023

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Samantha Woll è stata uccisa a coltellate, davanti alla porta di casa. Era la presidente di una sinagoga progressista di Detroit, nel Michigan. Al momento la polizia che indaga sull’omicidio esclude “l’antisemitismo” come movente del delitto. Era una pista che subito aveva cominciato a prendere piede sui media visto il conflitto esploso in Medio Oriente e le ripercussioni a livello di terrorismo, tensioni, episodi di discriminazioni sia antisemiti che contro la comunità araba o fedeli musulmani che si sono verificati nelle scorse settimane sia negli Stati Uniti che in Europa.

Woll era presidente della Isaac Agree Downtown Detroit Synagogue, si occupava della gestione economica e amministrativa delle attività. Il suo corpo era stato ritrovato sabato mattina in un parco nei pressi della sua abitazione. Sul cadavere i segni di molteplici coltellate. “Volevi così profondamente la pace per questo mondo. Hai combattuto per tutti, indipendentemente da chi fossero o da dove venissero”, ha detto la sorella Monica Woll Rosen, durante i funerali della donna, molto partecipati. “Una luce si è spenta a Detroit, nei nostri cuori, per la nostra gente, per il mondo”.

Chi indaga al momento ha dunque escluso la matrice antisemita. “Chiedo a tutti di rimanere pazienti mentre gli investigatori esaminano attentamente ogni aspetto del crimine”, ha scritto in un post sul social X il capo della polizia di Detroit James E. White. “È importante che non si traggano conclusioni finché non saranno esaminati tutti i fatti disponibili”. Alle indagini sta partecipando anche l’FBI. Sono ancora in corso gli interrogatori.

Il conflitto in Medio Oriente sta generando ripercussioni in tutto il mondo. Lo scorso 19 ottobre il procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, aveva avvisato cittadini ebrei, musulmani e arabi che con ogni probabilità i crimini e gli episodi di discriminazione nei loro confronti sarebbero aumentati. La polizia di Londra ha dichiarato che a ottobre gli episodi sono aumentati del 1.350 per cento mentre quelli contro i musulmani del 140 per cento. La notizia più clamorosa era arrivata la settimana scorsa dall’Illinois, alla periferia meridionale di Plainfield, dove un 71enne ha pugnalato a morte un bambino di 6 anni e ferito gravemente la madre, una famiglia di palestinesi-americani. “Voi musulmani dovete morire!”, le grida dell’uomo mentre entrava in casa e attaccava. Episodi di antisemitismo si sono verificati in diverse forme e in diversi contesti.

23 Ottobre 2023

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