Diario di guerra
Cosa sta succedendo a Gaza, al valico di Rafah tra 35mila famiglie sfollate e bombardamenti
Stanno strangolando i palestinesi, togliendogli tutto mentre li bombardano. È stato anche ordinato di lasciare le scuole usate come riparo.
Esteri - di Giuditta Brattini
Bombardamenti notturni intensificati nella Striscia. Sfiorato un centro Onu. È stata una notte molto lunga ieri dentro il centro di Rafah dove siamo sfollati noi, 45 operatori internazionali e 35mila famiglie palestinesi evacuate come me da Gaza city. Noi siamo in attesa che ci autorizzino ad andare in Egitto. Siamo all’interno del parcheggio.
Domenica un F16 ha colpito delle case vicino a uno moschea qua accanto, 4 morti e 10 feriti. Il fumo che si vede salire nella foto sullo sfondo del parcheggio con le macchine delle Nazioni unite viene da lì subito dopo l’esplosione dell’F16. Grande angoscia all’arrivo dell’aggiornamento del bollettino delle vittime mandato dall’Unrwa, l’agenzia Onu per i profughi delle Nazioni unite. Dice che le persone sfollate in 147 e gestite dalle Nazioni unite sono 544mila, ce ne sono 70mila in 77 scuole governative e più di 110mila in centri religiosi e ospedali.
Un milione e 400mila è il numero stimato delle persone che sono scappate finora da nord per andare al sud. In tutta la Striscia manca l’acqua. Anche negli ospedali e nei campi scarseggia, anche qui, la portano con le taniche. L’urgenza sono gli antibiotici, i disinfettanti e tutto il monouso. Mancano letti, i feriti stanno sul pavimento. Nel basketfood dell’Unrwa c’è una scatoletta di carne e un panino. Nei convogli entrati a Rafah ci sono generi alimentari e medicinali, carburante no.
I generi alimentari e i medicinali sono in teoria gestiti dall’Onu ma in realtà da Israele che decide dove non possono andare. I medici ci hanno detto che gli aiuti non possono andare né agli ospedali del nord né a quelli di Gaza, a parte che sono tutti bombardati, ma solo al centro e sud della Striscia. Stanno strangolando i palestinesi, togliendogli tutto mentre li bombardano. È stato anche ordinato di lasciare le scuole usate come riparo.