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Legge di bilancio, cosa c’è nella bozza: raddoppia l’Iva sui beni per l’infanzia, sulle pensioni quota 104 con penalizzazione, più accise sulle sigarette

Legge di bilancio, cosa c’è nella bozza: raddoppia l’Iva sui beni per l’infanzia, sulle pensioni quota 104 con penalizzazione, più accise sulle sigarette

Una legge di bilancio da da 91 articoli, divisi in macro capitoli che vanno dalla sanità alle pensioni, dalle politiche per la famiglia alla revisione di spesa.

È questa la bozza della manovra che il Consiglio dei ministri ha approvato ormai una settimana fa e che entro la fine di questa settimana sarà inviata in Parlamento: all’interno misure già note e qualche novità, per un valore complessivo della manovra di circa 24 miliardi di euro.

Le misure per la “famiglia” e le donne

Con l’obiettivo di favorire la natalità, ossessione del governo Meloni, la manovra prevede un incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati da 2100 euro. Attenzione però: il contributo è destinato solo ai secondi figli nati dal 1° gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un Isee inferiore a 40mila euro

La bozza della manovra prevede poi un mini-tesoretto da 200 milioni in due anni, nel 2024 e 2025, per finanziare il Fondo per far fronte a esigenze indifferibili.

Sorprende, anche per la presenza a Palazzo Chigi della prima premier donna, la decisione di ritornare all’Iva al 10% per i prodotti per l’infanzia e la cosiddetta “tampon tax”. La bozza della manovra infatti prevede che non ci sia più l’Iva al 5% per latte in polvere, preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, assorbenti, tamponi e coppette mestruali.

Tra le misure a favore della natalità c’è lo sgravio contributivo al 100%, ma comunque fino a un “massimo di 3 mila euro annui”, senza limiti di reddito per tutte le lavoratrici madri, a esclusione del “lavoro domestico”. Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo. Per chi ha tre figli lo sconto sui contributi dura più a lungo: fino ai 18 anni del figlio più piccolo.

Cuneo fiscale e fringe benefit

Come l’argomento anticipato, viene prorogato al 2024 il taglio del cuneo fiscale. Sette i punti in meno per i lavoratori dipendenti fino a 25mila euro di reddito, sei invece fino a 35mila euro.

Nello stesso capitolo della Manovra c’è la questione dei fringe benefit a mille euro per tutti i lavoratori dipendenti e 2mila euro per quelli con figli a carico (solo per il 2024).

La spending review

Non solo i ministeri. La spending review per fare cassa e tagliare gli sprechi arriverà anche per gli enti locali, ovvero Comuni e Regioni. Secondo quanto si legge nella bozza, le Regioni sono chiamate a un taglio da 350 milioni l’anno, escluse le voci diritti sociali e salute. I sindaci dovranno invece ridurre le spese dei comuni di 200 milioni l’anno, le province di 50 milioni. Tra le voci del capitolo revisione della spesa previste anche “misure per il turnover” che non sono però ancora declinate.

Tasse e accise

Congelata ancora una volta , per sei mesi, la  e sugar tax, che sarebbero dovute scattare a fine anno. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi partire dal 1° luglio 2024, salvo ulteriori rinvii.

Brutte notizie invece per i fumatori: il governo Meloni ha infatti deciso di aumentare le accise su su sigarette e tabacchi trinciati. L’aumento del costo di ogni singolo pacchetto è stimato in circa 10 centesimi. Nel dettaglio, la bozza della Manovra prevede che l’accisa per mille sigarette salga da 28,20 euro a 29,30 euro. A decorrere dal 2025, un altro aumento: 29,50 euro ogni mille sigarette. Per i tabacchi trinciati l’accisa viene fissata in “euro 140 il chilogrammo fino al 31 dicembre 2023, euro 147,50 il chilogrammo a partire dal 1° gennaio 2024 e euro 148,50 il chilogrammo a decorrere dal 1° gennaio 2025”.

La sanità

Tre i miliardi per la sanità, ma di fatto i soldi verrano “mangiati” quasi per intero dal contratto del personale, con gli accordi collettivi scaduti e da rinnovare. Tolti i soldi per alzare un po’ gli stipendi di medici e infermieri, resteranno circa 600 milioni per il comparto.

Il capitolo pensioni

Dalle tante “sfaccettature” il capitolo pensioni. Sarà possibile accedere all’Ape sociale per tutto il 2024: in particolare per disoccupati, persone con invalidità almeno del 74%, lavoratori impegnati in attività gravose e lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità si potrà accedere allo strumento con almeno 63 anni e cinque mesi.

Per l’accesso alla pensione c’è la “Quota 104 penalizzata”, ovvero con almeno 63 anni di età (erano 62 nel 2023) e 41 anni di contributi. Secondo la bozza della legge di bilancio chi deciderà di accedere alla pensione con questo strumento avrà una riduzione dell’importo relativo alla quota retributiva legato all’età di uscita.

Per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 sale l’importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell’età di vecchiaia

Opzione donna resta in vigore anche nel 2024, ma le donne lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione con Opzione donna purché abbiano compiuto 61 anni, requisito ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due.

Il canone Rai

Confermato l’abbassamento del canone Rai, che scende a 70 euro per il 2024. La novità, già annunciata dal governo nelle scorse settimane, è prevista in un articolo della bozza della legge di bilancio. La parte che scomparirà dalle bollette sarà comunque pagata dai contribuenti, in forma indiretta, attraversò la fiscalità generale