Finisce l'impasse
Chi è Mike Johnson, nuovo Speaker della Camera Usa: ultraconservatore trumpiano, contrario agli aiuti all’Ucraina
Esteri - di Carmine Di Niro
Il GOP ce l’ha fatta. Il Partito Repubblicano statunitense dopo tre settimane e tre tentativi andati clamorosamente a vuoto è riuscito ad eleggere il proprio candidato come nuovo Speaker della Camera dei rappresentanti.
A poter “battere il martelletto” sarà Mike Johnson, esponente dell’ala radicale del partito, quella più vicina all’ex presidente Donald Trump. A Johnson, deputato della Louisiana, sono andati 220 voti, tre più dei 2017 necessari per l’elezione.
Prima di lui avevano invece fallito tre suoi colleghi di partito, Steve Scalise, Jim Jordan e Tom Emmert, tutti incapaci di trovare in aula i voti per la profonda spaccatura all’interno del GOP tra i trumpiani e l’ala più moderata, che comunque da anni a questa parte si è spostata sempre più a destra.
Proprio questa faida aver portato alla clamorosa destituzione, per la prima nella storia statunitense, di Steve McCarthy, l’ormai ex Speaker fatto fuori dall’ala più radicale del partito che lo accusava di essere “troppo poco trumpiano”.
Johnson, diventato col voto di mercoledì il 56esimo Speaker della Camera statunitense, ha ringraziato “colleghi, personale e famiglia per il supporto senza pari durante tutto questo processo” e annunciato così il ritorno ai lavori della Camera, paralizzata dall’assenza di uno Speaker.
It is the honor of a lifetime to have been elected the 56th Speaker of the House.
Thank you to my colleagues, friends, staff, and family for the unmatched support throughout this process.
It has been an arduous few weeks, and a reminder that the House is as complicated and…
— Rep. Mike Johnson (@RepMikeJohnson) October 25, 2023
“Sono state settimane difficili e ci ricordano che la Camera è complicata e diversificata quanto le persone che rappresentiamo. L’urgenza di questo momento richiede un’azione coraggiosa e decisiva per ripristinare la fiducia, portare avanti le nostre priorità legislative e dimostrare una buona governance”, ha scritto Johnson dopo l’elezione. “In qualità di presidente – le sue parole – mi assicurerò che la Camera ottenga risultati e ispiri il cambiamento per il popolo americano. Ripristineremo la fiducia in questo organismo. Promuoveremo un’agenda politica conservatrice globale, combatteremo le politiche dannose dell’amministrazione Biden e sosterremo i nostri alleati all’estero. E ripristineremo la sanità mentale a un governo che ne ha disperatamente bisogno”.
Chi è il nuovo speaker Mike Johnson
Cristiano evangelico di 51 anni, Johnson fa parte dell’ala radicale del partito. Deputato della Louisiana, è stato eletto al Congresso per la prima volta nel 2016: la sua nomina a Speaker arriva quindi con una breve esperienza parlamentare.
Le sue posizioni sono ultraconservatrice, il linea con la “dottrina” Trump: ha votato in passato a favore di un divieto a livello nazionale al diritto all’aborto, si è opposto al riconoscimento federale delle coppie dello stesso sesso ed è contrario all’invito di aiuti all’Ucraina.
Johnson ha anche fatto parte del team di difesa dall’impeachment dell’ex presidente Donald Trump. A proposito del tycoon, il nuovo Speaker della Camera è stato tra i più attivi deputati del GOP a tentare di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020. È stato tra i 147 repubblicani che hanno votato per cercare di bloccare la convalida dei risultati. Nel dicembre 2020, Johnson ha raccolto firme per un ricorso (bocciato) in Texas e altri quattro Stati in cui aveva vinto (lecitamente) Joe Biden.