I dati Istat
Ecco quale è la vera emergenza italiana: 2,8 milioni di famiglie vivono in povertà
La destra combatte i poveri. Prima li hanno chiamati fannulloni, se non ladri, poi hanno tolto loro il reddito di cittadinanza senza costruire una vera alternativa
Editoriali - di Chiara Gribaudo
L’Istat conferma che il nostro Paese ha un enorme problema di povertà, con 2,8 milioni di famiglie in difficoltà economica, in larga parte per colpa dell’inflazione. Stiamo parlando di 8,6 milioni di persone, quasi il 15% della popolazione. Di fronte a questo il Governo della settima economia del G20 dovrebbe porsi il tema del contrasto alla povertà come priorità.
La destra, invece, va dall’altra parte: combatte i poveri. Prima li hanno chiamati fannulloni, se non ladri, poi hanno tolto loro il reddito di cittadinanza senza costruire una vera alternativa ma scaricando tutto di fatto sui comuni, sui servizi sociali che non hanno né personale, nè risorse per sopperire a queste scelte del governo, e poi continuano in questa legge di bilancio ai tagli sulla sanità pubblica, smontando (e rimontando male) misure come Opzione Donna e non vogliono sentir parlare di salario minimo.
Di contro hanno elargito briciole e una tessera annonaria irricevibile. Fanno i condoni per i furbetti ma aumentano l’IVA sugli assorbenti e sui pannolini. Tolgono i soldi sul fondo disabilità dicendo verrano restituiti. Quando? Come? Non si sa. Ciò che invece è già accaduto, è che continuano a “fare parti uguali tra diseguali”.
Nella Manovra non si fa riferimento alla crescita, solo misure spot una tantum che creeranno nuovo deficit. In un mercato del lavoro in continuo cambiamento la sinistra non deve voltarsi dall’altra parte: serve un patto con le forze sociali che esistono e resistono e che, ogni giorno, tra mille fatiche e slalom burocratici, danno il loro contributo per un Paese diverso contro le nuove povertà, aumentate post pandemia, guerra, carovita ed energia.