Il premier Pashinyan
Guerra Armenia-Azerbaijan: “Speriamo in accordo di pace nei prossimi mesi”
Le parole del capo del governo di Baku al forum economico internazionale di Tbilisi. L'Armenia spera di trovare un accordo sull'apertura della frontiera con la Turchia per i cittadini di Paesi terzi. Il ruolo della Russia
Esteri - di Redazione Web
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha dichiarato di sperare che il suo Paese raggiunga un accordo di pace con l’Azerbaigian “nei prossimi mesi”. La dichiarazione è arrivata in un discorso al forum economico internazionale nella capitale della Georgia, Tbilisi, e settimane dopo la riconquista militare della regione contesa del Nagorno-Karabakh da parte di Baku. A fine settembre il Presidente Samvel Sahramanyan aveva annunciato di aver firmato un decreto che sancirà ufficialmente la dissoluzione della Repubblica separatista a partire dal primo gennaio 2024.
La Repubblica dell’Artsakh, un’enclave divisa in sette Regioni, con capitale Stepanaker, con maggioranza armena ma in territorio azero e istituzioni ed autorità armene e in stretto contatto con Erevan, era di fatto indipendente dal 1993, non era riconosciuta dalla comunità internazionale. L’operazione di Baku ha costretto in appena due giorni alla resa le autorità locali, le truppe azere hanno occupato la maggior parte del Paese. L’attacco era partito martedì 19 settembre. Il cessate il fuoco è stato mediato dalla Russia, che da anni mantiene delle forze di peacekeeping nell’enclave ma che tuttavia non sono intervenute quando è scattata l’operazione azera.
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Il conflitto aveva provocato un enorme esodo dall’enclave verso l’Armenia. La Russia continua a osservare da vicino la situazione. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha dichiarato che “naturalmente, continuano gli sforzi, i tentativi di aiutare Baku ed Erevan a raggiungere ancora un trattato di pace. È necessario per stabilizzare la situazione nella regione”. Pashinyan in un’intervista al quotidiano statunitense The Wall Street Journal ha dichiarato che Mosca “è venuta meno ai suoi obblighi di alleato”. Peskov ha replicato come Mosca non consideri il WSJ come una “fonte primaria” di informazioni e come trovi “inutile che la Russia e l’Armenia comunichino attraverso i giornali, specialmente attraverso The Wall Street Journal”.
Il capo del governo di Erevan nel suo intervento a Tbilisi ha aggiunto che l’Armenia spera di trovare un accordo sull’apertura della frontiera con la Turchia per i cittadini di Paesi terzi. “Abbiamo anche raggiunto un accordo secondo cui Armenia e Azerbaigian delimiteranno i confini sulla base della Dichiarazione di Alma-Ata del 1991“. Soltanto a inizio settimana le forze di Baku avevano iniziato delle esercitazioni congiunte con l’esercito della Turchia, storico alleato, tra la capitale all’exclave della Repubblica autonoma del Nakhichevan, situata tra Iran e Armenia, passando per la regione del Nagorno-Karabakh. Le esercitazioni erano state denominate “Mustafa Kemal Ataturk 2023”, via terra e via aerea con 3.000 uomini, 130 veicoli corazzati, 100 pezzi di artiglieria e oltre 20 velivoli, ha reso noto il Ministero della Difesa azero.