Caccia all'uomo finita
Strage nel Maine, trovato morto il killer Robert Card: “Si è ucciso”
Esteri - di Redazione
La caccia all’uomo nel Maine è finita. Robert Card, il 40enne riservista della National Guard che intorno alle 19 di mercoledì 25 ottobre (l’una di notte in Italia) aveva ucciso 18 persone e ferite altre 13 in due attacchi armati a Lewiston, è stato trovato morto nella serata di venerdì.
Il corpo è stato ritrovato in un bosco a Lisbon Fall, dove si erano concentrate le ricerche: le autorità avevano trovato un biglietto lasciato dal sospettato da cui si intuiva l’intenzione di suicidarsi. E in effetti, stando alle prime informazioni, Card è stato trovato morto per un apparente suicidio con un colpo di pistola. Il suo corpo è stato trovato in un’area vicino a un centro di riciclaggio da cui Card era stato di recente licenziato.
Il 40enne mercoledì si era reso responsabile di uno dei peggiori casi di “mass shooting” nella storia degli Stati Uniti: intorno alle 19 di tre giorni fa era entrato prima in una sala da bowling, il Just-In-Time, e poi in un ristorante nella città di Lewiston, il Schemengees Bar & Grille, e aveva cominciato a sparare, uccidendo 18 persone e ferendone tredici.
Al momento il “movente” della strage resta incerto: la polizia locale ha però riferito ai giornali la teoria secondo cui Card abbia colpito nella sala da bowling e nel ristorante in quanto posti frequentati insieme alla fidanzata che lo aveva lasciato da poco.
Card aveva avuto anche problemi di salute mentale recenti: a luglio di quest’anno era stato sottoposto a una valutazione psicologica dopo aver cominciato a comportarsi in modo instabile e bizzarro mentre si trovava con il suo reggimento di riserve, ed era stato ricoverato in una struttura per la salute mentale per due settimane dopo aver “sentito voci e minacciato di sparare” a una base militare.
Pur non avendo mai prestato servizio in combattimento dal momento dell’arruolamento tra i riservisti, Card era un esperto tiratore: istruttore di armi da fuoco, aveva passato vent’anni nell’esercito.
Una strage che ha riacceso il dibattito sulle armi negli Stati Uniti: il Maine in particolare è uno degli Stati più permessivi nella vendita, di fatto senza controlli sugli acquirenti, o limitazioni per soggetti a rischio. Nello Stato, noto tra l’altro per aver dato i natali allo scrittore Stephen King, non vi sono limitazioni all’acquisto di fucili ad alta carica e non servono permessi per girare armati.