Nel Napoletano
Luigi Nave, il senatore vittima di una doppia rapina in 30 minuti: “Salvato dal tesserino da parlamentare”
A quarantotto ore da quei momenti di paura ma anche di grande freddezza, Luigi Nave torna su quanto accadutogli lunedì. Il senatore del Movimento 5 Stelle era in auto, di ritorno a casa in direzione Villaricca, nell’hinterland a nord di Napoli, dopo una missione a Caivano nell’ambito del suo ruolo nella Commissione antimafia.
Mentre in auto dopo la doppia tappa a Caivano e al carcere minorile di Nisida, racconta via social Nave, subisce in 30 minuti due rapine a mano armata “sulla perimetrale di Melito e la circumvallazione esterna all’altezza di Mugnano”, due strade-chiave per la viabilità della provincia di Napoli.
Per Nave si è trattato “di una giornata infernale che ci ricorda come gli interventi sulla sicurezza non vadano fatti solo a spot. La criminalità non va solo combattuta ma occorre fare opera di prevenzione per apprezzare i risultati nel lungo periodo. L’arma più potente che abbiamo è la cultura della legalità ed è necessario praticarla sin dai primi anni di scuola”.
I due tentativi di rapina
Il senatore pentastellato fornisce ulteriori dettagli in una intervista al Fatto Quotidiano. In occasione del primo tentativo di rapina, racconta, “ho esibito il tesserino parlamentare ed è come se gli avessi puntato un cannone in pancia: se la squagliano“. Anche nel secondo caso, dopo aver detto ai rapinatori di non avere contanti ma di essere pronto a consegnare il bancomat ha riprovato con il tesserino da parlamentare: “Doppia fortuna, appena l’hanno visto se ne sono andati. Hanno immaginato di infognarsi in guai imprevisti”.
Quando ha raccontato ai carabinieri le tentate rapine il senatore si è sentito dire che loro le moto per muoversi agilmente sulla strada non l’hanno. “Mancano in organico 9mila unità alle alla polizia e 11mila ai carabinieri – spiega Nave all’agenzia Agi – e in legge di bilancio c’è solo una quota per gli straordinari. Avere nuovo personale anziché immettere poche risorse per gente gia’ stremata da turni impegnativi sarebbe meglio. Non possiamo parlare di sicurezza se c’è in giro una sola auto per pattugliare il territorio o pochi soldi per il carburante“.
Il senatore M5S conferma poi le critiche del Movimento al dl Caivano: “Non possiamo accontentarci della repressione quando ci sono solo tre assistenti sociali in quella zona, così come tante altre periferie di Italia, e c’è molto poco per la scuola. Inoltre i provvedimenti dovrebbe essere strutturali e non solo interventi di emergenza. Il governo si riempie la bocca, ma la sicurezza è fatta di tanto altro“.