Come Stati Uniti e Cina

Russia fuori dal trattato sul divieto dei test nucleari: la firma di Putin approva il ritiro di Mosca

L'accordo firmato nel 1996 metteva al bando tutte le esplosioni nucleari, compresi i test dal vivo di armi nucleari. Stati Uniti e Cina non l'hanno mai ratificato. Solo India, Pakistan e Corea del Nord hanno condotto test nucleari dal 1996 a oggi

Esteri - di Redazione Web - 2 Novembre 2023

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Il Presidente russo Putin alla parata del 77esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale (Anton Novoderezhkin, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP) Lapresse
Il Presidente russo Putin alla parata del 77esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale (Anton Novoderezhkin, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP) Lapresse

Il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che revoca la ratifica della Russia del Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari (Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty, CTBT). Un trattato che tra l’altro non era mai stato ratificato da Paesi come Stati Uniti e Cina. La firma di Putin era soltanto un passaggio formale: la legge era stata approvata all’unanimità dalle due camere del parlamento russo lo scorso ottobre. Mosca ha comunque dichiarato di non aver intenzione di riprendere i test nucleari a meno che non lo facciano gli USA.

Il trattato risale al 1996, adottato dall’assemblea generale delle Nazioni Unite, e mette al bando tutte le esplosioni nucleari, compresi i test dal vivo di armi nucleari. Non è mai entrato in vigore perché alcuni Paesi non lo hanno mai ratificato, tra questi anche firmatari come Stati Uniti e Cina. Proprio a causa della mancanza del numero di firme il trattato non è tecnicamente mai entrato in vigore a livello mondiale. Con la sua decisione la Russia assume la stessa posizione di Washington e Pechino: resta un Paese firmatario del trattato e non si ritira totalmente dal CTBT. Non dovrà più rispettarne i vincoli.

Soltanto tre Paesi – tra cui India, Pakistan e Corea del Nord – hanno condotto test nucleari dal 1996 a oggi. Lo scorso febbraio la Russia aveva sospeso il New START, il trattato bilaterale con gli Stati Uniti che puntava a monitorare i reciproci armamenti nucleari e che segnava dei limiti al numero di bombe nucleari strategiche che i due potevano impiegare. A fine settembre Putin aveva dichiarato come l’agenzia per l’energia atomica russa Rosatom stia lavorando alla creazione di nuove armi nucleari avanzate.

“È gratificante che oggi lo staff Rosatom, i dipendenti di imprese specializzate e centri di ricerca stiano valorizzando le meravigliose tradizioni dei loro predecessori. Stanno risolvendo attivamente i problemi legati all’introduzione di tecnologie innovative nei settori energetico e spaziale, nella medicina nucleare, nell’ecologia e nella modernizzazione del nucleare flotta di rompighiaccio. Partecipano alla creazione di armi avanzate in grado di mantenere l’equilibrio strategico nel mondo”. Lo scorso 26 ottobre Putin aveva supervisionato in collegamento video un’esercitazione militare che ha simulato un “massiccio attacco nucleare di ritorsione contro un’offensiva nemica”.

2 Novembre 2023

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