L'appello della leader Dem

Schlein chiama le opposizioni in piazza l’11 novembre contro il governo: “Manovra fragile e senza visione”

Politica - di Redazione - 2 Novembre 2023

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Schlein chiama le opposizioni in piazza l’11 novembre contro il governo: “Manovra fragile e senza visione”

È un appello diretto a tutte le opposizioni, da quelle più centriste ai grillini: “Chi vuole un futuro più giusto venga in piazza con noi l’11 novembre”. Sono le parole che arrivano dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che, in una intervista a La Stampa, annuncia una grande manifestazione contro il governo Meloni a Roma, in piazza del Popolo, dove si raduneranno associazioni, terzo settore, forze politiche, semplici cittadini.

La piattaforma programmatica è semplice quanto efficace: “Per la pace e la giustizia sociale”. Ma i temi sono tanti: i Dem scenderanno in piazza contro una legge di bilanciofragile e senza visione“, una proposta di riforma costituzionale della maggioranza “pericolosa e pasticciata“, un governo che “esautora il Parlamento“, sono le accuse di Schlein.

In piazza contro la manovra

Per la leader Dem quella uscita da Palazzo Chigi è una manovrafragile” perché “fa giochi di prestigio coi numeri, sovrastimando la crescita. Senza visione perché non ha in testa un modello di sviluppo: è un insieme di mance senza un’idea del futuro del Paese”.

Critiche anche alla misura simbolo, la più cara, della legge di bilancio, ovvero il taglio del cuneo fiscale. Schlein ricorda infatti che si tratta di un provvedimento che “vale solo per un anno: giusto il tempo di far passare le elezioni europee! Non c’è nulla sui servizi pubblici essenziali come sanità, casa e diritto allo studio. Ci sono tagli agli enti locali. Una cosa avevano fatto giusta e fanno marcia indietro”. Critiche anche alla marcia indietro sull’Iva al 10 per cento su assorbenti e prodotti per l’infanzia: “Altro che sostegno alla famiglia! Avevano abbassato l’Iva su quei prodotti, ora hanno inspiegabilmente deciso di rialzarla“.

Per la segretaria del Pd il governo “sta facendo cassa sui poveri”. Caso esemplare è il provvedimento sulle pensioni, la Quota 103 che nei fatti tale non è: “Dopo tanto sbraitare contro la legge Fornero, restringono i requisiti per le pensioni anticipate, in particolare delle donne, e tagliano le pensioni a 700 mila dipendenti pubblici. Se le risorse sono poche vanno usate bene: in ogni nostro emendamento indicheremo anche le coperture”.

Quindi il capitolo sanità pubblica. Il governo, spiega la leader Dem, “dice che non sono mai state messe così tante risorse, ma non tiene conto dell’aumento dei costi dato da inflazione e crisi energetica. Le bollette alle stelle le hanno pagate anche gli ospedali. Va sbloccato il tetto alle assunzioni e bisogna destinare risorse alla salute mentale, alla sanità territoriale e ai non autosufficienti”.

I problemi sulla manovra dell’esecutivo Meloni sono però anche di metodo, la blindatura di un provvedimento su cui la maggioranza non porterà emendamenti in Parlamento: “Non si è mai vista una manovra da 28 miliardi in cui il Parlamento non possa mettere becco: è una deriva da contrastare. E magari al voto degli emendamenti vedremo sorprese. Non a caso ho offerto ‘asilo politico’ a emendamenti di esponenti della maggioranza che vogliano aggirare il divieto di presentarne“, conclude Schlein.

Premierato e diritti civili

Una piazza, quella dell’11 novembre, che tornerà anche a parlare dei diritti di chi nasce in Italia. “Pensa allo ius culturae che sostenne anche il Pd nella scorsa legislatura?” viene chiesto a Schlein. “Io penso allo ius soli“, risponde la segretaria Pd. “Ma penso in generale a una piazza aperta a tutti quelli che vogliono un Paese più giusto: più lavoro, più diritti, meno discriminazioni“.

Al centro della manifestazione anche la riforma costituzionale ossessione della presidente del Consiglio Meloni, il premierato. Una proposta che, secondo Schlein, “affossa la repubblica parlamentare, indebolisce le prerogative del presidente della Repubblica ed esautora il Parlamento. Hanno numeri solidissimi: se in un anno di governo l’Italia sta peggiorando è colpa della loro incapacità, perché hanno una maggioranza per cui possono scegliere cosa fare”.

di: Redazione - 2 Novembre 2023

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