Stop al mensile
Chi sono le ‘Olgettine’ e perché si chiamano così: la storia di Barbara Guerra, Alessandra Sorcinelli, Roberta Bonasia e Karima El Mahroug
Tutte e quattro ricevevano 2.500 euro al mese come risarcimento per i danni di immagine e professionali a causa del processo 'Ruby'. Ora dovranno lasciare anche gli appartamenti 'donati' dal Cavaliere ed ex premier
Gossip - di Redazione Web
Niente più mensile per le ‘Olgettine‘, che ogni mese hanno ricevuto 2.500 euro da Silvio Berlusconi che così intendeva risarcirle, disse, dai danni che avevano subito alla loro reputazione per essere state coinvolte nei vari processi Ruby. Lo si legge oggi su Il Corriere della Sera. Durante una delle udienze del primo processo Ruby (era il 2013), nel quale fu assolto come poi è avvenuto anche nel Ruby ter, Berlusconi disse che a ciascuna delle ragazze che erano state ospiti di Villa San Martino aveva assegnato 2.500 euro al mese come aiuto per i danni di immagine e lavorativi legati a indagini e processi. Alla morte del Cavaliere – scrive il quotidiano milanese – la famiglia ha bloccato i versamenti a tutte le ‘Olgettine‘.
La decisione
Secondo quanto riportato da La Repubblica, la famiglia Berlusconi ha anche ‘sfrattato’ Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli (due delle quattro ex ‘Olgettine‘). Entrambe imputate e assolte nel processo Ruby ter, vivevano in ‘comodato d’uso’ in due ville a Bernareggio, in provincia di Monza e Brianza. Le lettere sono state inviate dagli avvocati ad ottobre ed hanno come scadenza il prossimo 31 dicembre. Raccomandazioni simili sono state inviate a tutte e quattro le ‘Olgettine‘: oltre a Guerra e Sorcinelli, del gruppo facevano parte Roberta Bonasia e Karima El Mahroug, nota come ‘Ruby‘. Ma chi sono le ‘Olgettine‘ e perché si chiamano così?
- Berlusconi, spuntano un altro erede e il testamento 'Colombiano' di Redazione Web
- Perché i figli di Berlusconi non pagheranno la tassa di successione per l’eredità
- Testamento Berlusconi, c’è l’accordo tra i figli sull’eredità: verso le firme e l’annuncio
- Il testamento di Berlusconi: maggioranza Fininvest a Pier Silvio e Marina, 100 milioni a Fascina, 30 a Dell’Utri
La storia
Il nome è nato dall’indirizzo del residence in cui erano ospitate. La struttura si trova vicino all’ospedale San Raffaele, proprio in via Olgettina. La Guerra ha più volte dichiarato che la sua reputazione come la carriera televisiva, è stata distrutta. “Silvio non hai mai speso parole per dire che conosceva la mia famiglia e che ero una ragazza per bene come mi diceva quando ci vedevamo, prometteva sempre di volerlo fare, di volere difendere la mia dignità. Solo promesse, mai mantenute. Sono stata dipinta come una persona senza nessun valore, ma io vengo da una buona famiglia, con valori e principi, mio padre è un imprenditore, che amo e che indirettamente ha subito i danni di immagine per tutto lo scandalo mediatico che è venuto fuori. Ed è grazie all’affetto e al supporto dei miei familiari che oggi sono ancora qui. Più volte mi sono accorta di essere seguita, ma non ho mai capito bene lo scopo di essere controllata e da chi“.
Guerra e Sorcinelli
La Sorcinelli, 38 anni ex showgirl, ha invece dichiarato di aver pensato al suicidio. Nata a Cagliari e di famiglia benestante, ha spiegato in passato a Il Corriere della Sera: “Berlusconi mi ha sempre trattata come una regina, ma i regali, compresi diamanti, me li aveva fatti prima dello scoppio del caso Ruby. Mi diceva: ‘Per i periodi i cui non lavori e per pagarti gli studi, sappi che provvedo io’. Era lui che si offriva. Per lui era come invitare una ragazza a cena e pagarle il conto, la proporzione è quella“. Da ciò che è emerso avrebbe ricevuto in totale oltre 237 mila euro, un’auto e regali vari.
Bonasia
Ex infermiera, nata da papà abruzzese e madre calabrese, la Bonasia è nata a Nichelino in provincia di Torino e frequenta spesso il Veronese. Proprio qui si era ‘rifugiata‘ ai tempi del processo. Aveva il sogno di sfondare nel mondo dello spettacolo ed è riuscita a rifarsi una vita senza dover dipendere dagli assegni e dai regali di Berlusconi. Una volta assolta e finito l’incubo giudiziario, la Bonasia ha addirittura cambiato nome, proprio per evitare di essere etichettata come ‘Olgettina‘.
‘Ruby’
Famosa per essere stata definita la, “nipote di Mubarak (l’allora Presidente dell’Egitto oggi deceduto, ndr)”, Karima El Mahroug, nota come Ruby ‘Rubacuori‘ è colei che ha dato il nome ‘mediatico’ al processo in questione. Il suo arresto con l’accusa di furto nel 2010, fece scoppiare il caso del ‘bunga bunga‘: venne scoperta la telefonata di Berlusconi che associava la giovane all’ex uomo forte de Il Cairo. Nata in Marocco e giunta in Italia con la sua famiglia, inizia a vivere nel Belpaese in condizioni di povertà. La sua prima casa era a Letojanni, in provincia di Messina. Nel 2009 la svolta: partecipa a un concorso di bellezza, viene adocchiata da Emilio Fede e portata a Milano da Lele Mora. Ha iniziato a frequentare Villa San Martino ancora da minorenne. Oggi ha 30 anni e vive a Genova con il fidanzato e la figlia. Dopo l’assoluzione ha scritto un libro, il titolo è Karima.