L’esercito israeliano ha ucciso in un attacco aereo Ibrahim Abu-Maghsib capo dell’unità missili anti-tank della brigata centrale di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che Maghsib “nell’ambito della sua posizione ha diretto e condotto numerosi lanci di missili anti-tank contro civili e soldati israeliani“. “Nell’ambito dell’assistenza alle forze di terra impegnate nella striscia, la marina israeliana – ha proseguito il portavoce – ha colpito postazioni di lancio di missili anti-tank usate da Hamas per colpire le truppe dentro la striscia“.
Tutti i comandanti di Hamas uccisi da Israele: Mohsen Abu Zina
L’esercito israeliano ha ucciso la scorsa notte, in un attacco aereo mirato, Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui Abu Zina è stato “uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era un esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi utilizzati dai terroristi“. Il portavoce ha poi aggiunto che la notte scorsa è stata eliminata “una cellula terroristica che progettava di lanciare missili anti tank contro i soldati“.
Jamal Mussa
Tra i comandanti colpiti dall’Idf negli ultimi giorni vi è Jamal Mussa, “responsabile delle operazioni speciali di sicurezza di Hamas. Nel 1993 Mussa condusse un attacco a fuoco contro soldati israeliani di pattuglia nella Striscia“. Inoltre sono stati uccisi comandanti di Hamas durante le battaglie sul campo.
Shadi Barud
Lo scorso 26 ottobre, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver ucciso il vice capo della direzione dell’intelligence di Hamas, Shadi Barud, in un attacco nella Striscia di Gaza. L’Idf ha accusato Barud di aver pianificato gli attacchi del 7 ottobre nel sud di Israele insieme al leader di Hamas Yahya Sinwar. Barud ha precedentemente servito come comandante di battaglione nell’area di Khan Yunis e ha ricoperto altri ruoli nella direzione dell’intelligence del gruppo ed “è stato responsabile della pianificazione di numerosi attacchi terroristici contro i civili israeliani“, aggiunge l’Idf.
Muhammad Katamash
Il 22 ottobre, invece, ha perso la vita Muhammad Katamash. Quest’ultimo è numero due del gruppo di artiglieria di Hamas ed è stato ucciso a causa di un raid aereo israeliano. Il portavoce militare dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha scritto su X: ”Aerei da guerra dell’Idf hanno ucciso Muhammad Katamash, il vice capo del gruppo di artiglieria regionale dell’organizzazione terroristica Hamas, responsabile della gestione dell’artiglieria nella Brigata dei Campi Centrali. In virtù della sua posizione, ha avuto un ruolo significativo nella pianificazione e nell’esecuzione dei piani dell’organizzazione contro Israele in generale durante i combattimenti nella Striscia di Gaza“, ha aggiunto.
Talal al-Hindi
Il giorno prima a morire sotto i bombardamenti israeliani, è stato Talal al-Hindi, comandante delle Brigate al-Qassam e il braccio armato di Hamas. L’attacco aereo ha colpito la sua casa nel centro di Gaza. Con lui sono state uccise la moglie Fadwa, la figlia Isra e la nipote Bara. La notizia era stata riportata da al Jazeera. E andando ancora indietro nel tempo, allo scorso 18 ottobre, a perdere la vita per gli attacchi dell’esercito israeliano, è stato Ayman Nofal. Capo dell’ala militare conosciuta come “Abu Ahmad“, Nofal è stato ucciso in un attacco aereo israeliano nel campo profughi di Bureij. Israele lo aveva già preso di mira durante diverse operazioni nella Striscia di Gaza, inclusa l’operazione Protective Edge del 2014.
Ayman Nofal
Per l’Idf, Nofal, era il leader responsabile della direzione degli attacchi missilistici di Hamas. E ha inoltre affermato che Nofal aveva una storia di coinvolgimento nella produzione e nello sviluppo di armi, aveva orchestrato diversi attacchi terroristici e aveva avuto un ruolo nella pianificazione del rapimento del soldato dell’Idf Gilad Shalit nel 2006. Nofal aveva stretti legami con Muhammad Deif, l’oscuro leader dell’ala militare dell’organizzazione. Nel corso degli anni, Nofal ha lavorato per rafforzare i legami tra Hamas, Jihad islamica e altri gruppi terroristici nella Striscia di Gaza.