Proteste nel mirino

Sciopero generale 17 novembre, il Garante frena Cgil e Uil: “Non ci sono requisiti”, ma i sindacati tirano dritto

Economia - di Redazione - 13 Novembre 2023

CONDIVIDI

Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini, segretari di Uil e Cgil
Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini, segretari di Uil e Cgil

L’annunciato sciopero generale di venerdì 17 novembre, proclamato da Cgil e Uil, è sempre più a rischio. Contro l’astensione del lavoro si è espressa la Commissione di garanzia, che si è messa di traverso rispetto alle intenzioni delle due sigle sindacali di scendere in piazza contro la legge di bilancio del governo Meloni.

La Commissione di garanzia conferma “il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre” e chiede la rimodulazione dello stop in alcuni settori. “Lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”, si legge in una nota dopo l’incontro avvenuto con i due sindacati.

In soldoni, secondo l’autorità garante essendo molte categorie escluse dall’astensione, non scattano le modalità e le regole dello sciopero generale che consentirebbe uno stop diffuso di tutte le attività: dunque va osservato da parte dei sindacati il codice di autoregolamentazione a tutela degli utenti, in particolare nel delicato settore dei trasporti.

Può esultare così il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini, che sullo sciopero aveva avuto uno scontro verbale col leader della Cgil Maurizio Landini. “La Commissione di Garanzia degli scioperi mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini: bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un weekend lungo il prossimo 17 novembre sulla pelle di milioni di italiani”, afferma la Lega in una nota. “La mobilitazione – prosegue il Carroccio – non potrà essere di 24 ore: i troppi anni a servizio del Pd al governo nazionale hanno arrugginito la Cgil che evidentemente ha dimenticato l’abc”.

Ma dall’altra parte i sindacati tirano dritto. Le organizzazioni hanno annunciato che “disobbediranno” alle richieste della Commissione. “Quello proclamato per venerdì 17 novembre è e rimane uno sciopero generale e non uno sciopero intersettoriale come vorrebbe far passare l’autorità garante degli scioperi ed è per questo motivo che la Uiltrasporti è intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste”, controbatte il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi.

Non condividiamo la decisione assunta dalla Commissione di Garanzia. Si tratta di un’interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l’effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici ed i lavoratori“, spiegano in una nota congiunta Cgil e Uil.

Per le due sigle sindacali infatti “l’astensione del lavoro del 17 novembre non può essere interpretata in altro modo: rientra nella disciplina dello sciopero generale. Siamo attenti e rispettosi delle regole, tanto che abbiamo richiesto noi un confronto con la Commissione che, nonostante le nostre puntuali argomentazioni, ha deciso di confermare il provvedimento”.

La Commissione, per i sindacati, non spiega, peraltro, “su quali basi normative ha deciso che non si tratta di uno sciopero generale. Confermiamo, infine, la nostra disponibilità ad aderire alle indicazioni della Commissione per il settore dei vigili fuoco e quello del trasporto aereo“, concludono Cgil e Uil.

Gli scioperi programmati

Lo sciopero del 17 novembre indetto da Cgil e Uil è solo il primo di una serie di agitazioni che rientrano sotto il cappello delle proteste ribattezzate “Adesso basta!”, contro la Manovra del governo Meloni. Si parte dallo sciopero di 8 ore per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro Italia, dunque Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise. A questi si sono aggiunti gli scioperi dei trasporti, del pubblico impiego e della conoscenza in tutta Italia.

Quindi il 20 novembre sarà il turno della Sicilia, il 24 novembre le Regioni del Nord, il 27 novembre della Sardegna e infine il 1° dicembre ad incrociare le braccia per otto ore saranno i lavoratori del Mezzogiorno.

I treni garantiti

Nelle giornate di sciopero Trenitalia assicura servizi minimi di trasporto per fare fronte a variazioni e cancellazioni dei treni. Sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21. L’agitazione sindacale può però comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

Nel trasporto regionale sono stati istituiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione, dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21 dei giorni feriali.

di: Redazione - 13 Novembre 2023

Condividi l'articolo