Il rimpasto a Downing Street
Suella Braverman licenziata, il “falco” dei Tory cacciata da Sunak: agli Esteri torna l’ex premier Cameron
Politica - di Carmine Di Niro
“Cruella” Braverman, come la chiamano i giornali britannici paragonandola per le sue idee e uscite politiche al personaggio Disney di Crudelia De Mon (in inglese Cruella, ndr), silurata dal governo. La controversa ministra degli Interni Suella Braverman è stata fatta fuori dal primo ministro Rishi Sunak nell’ambito di un rimpasto di governo che ha portato a diversi cambiamenti in alcuni ministeri chiave dell’esecutivo conservatore.
Il ritorno di David Cameron
Per una Braverman che esce, un David Cameron che rientra. L’ex premier sarà infatti il nuovo ministro degli Esteri. Un unicum o quasi nella storia della politica inglese: da 50 anni un ex primo ministro non accetta un ruolo da semplice ministro. Cameron dopo la clamorosa sconfitta nel referendum sulla Brexit del 2016 lasciò la politica: oggi dunque il ritorno in campo con tanto di nomina a membro della Camera dei Lord, non essendo membro del Parlamento. Re Carlo III ha conferito a Cameron il titolo a vita di Barone del Regno Unito, permettendo così l’ingresso nella Camera dei Lord e la nomina a ministro.
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Dopo l’addio alla politica “attiva”, Cameron si era trasformato in un influente lobbista. Era stato coinvolto nel 2021 da un grosso scandalo che riguardava il fallimento della società di servizi finanziari Greensill Capital. Due inchieste, del Financial Times e del Sunday Times, accusavano Cameron di aver cercato di convincere Rishi Sunak, al tempo cancelliere, a far ottenere a Greensill la massima allocazione possibile di prestiti garantiti dal governo nell’ambito di un meccanismo di finanziamento aziendale istituito durante la pandemia. Da quelle indagini Cameron era uscito senza conseguenze giudiziarie.
La cacciata di Braverman
Ma la notizia più commentata a Londra è quella della cacciata di Suella Braverman, falco della destra Tory più oltranzista, resasi protagonista fra l’altro nei giorni scorsi di un inedito quanto scomposto attacco tramite un suo articolo pubblicato giovedì scorso sul Times ai vertici della polizia inglese, accusati di non reprimere a sufficienza gli eccessi attribuiti a frange di partecipanti degli imponenti raduni di protesta filo-palestinesi svoltisi nel Regno Unito per invocare il cessate il fuoco israeliano sulla Striscia di Gaza.
Nell’articolo criticava quelle che ha definito “folle filo-palestinesi“, dicendo che le scene di protesta “ricordano in modo inquietante” quelle viste in Irlanda del Nord. Ha anche criticato la polizia metropolitana per il suo “doppio standard” nella gestione delle proteste. Successivamente è emerso che Downing Street non aveva approvato l’articolo.
Sempre “Cruella”, come l’hanno ribattezzata i giornali britannici, si era poi contraddistinta nei giorni scorsi per una seconda uscite infelice sui social network. Su X, l’ex Twitter, l’ormai ex ministro degli Interni aveva affermato che dormire per strada è una “scelta di vita” e aveva aggiunto di volersi impegnare per limitare l’uso delle tende da parte dei senzatetto, “molti dei quali provenienti dall’estero”.
I migranti da spedire in Ruanda
Il rimpasto arriva due giorni prima dell’attesa sentenza della Corte Suprema britannica sul contestato piano – difeso a spada tratta da Braverman, ma sostenuto dallo stesso Sunak e dall’intera compagine attuale di governo – per il trasferimento in Ruanda di quote di migranti illegali in attesa di risposta dal Regno in veste di richiedenti asilo.
I toni di Braverman sull’immigrazione, pur essendo lei figlia di immigrati indiani, sono stati sempre violenti: l’apice lo raggiunse arrivando a dire pubblicamente che “vedere un volo con a bordo immigrati partire per il Ruanda” era il suo “sogno” e la sua “ossessione”.
“È stato il più grande privilegio della mia vita servire come ministra degli Interni. Avrò altro da dire a tempo debito”, è stato il commento di Braverman, che preannuncia probabilmente un discorso di fuoco contro il suo ex leader Sunak.
Al suo posto al ministero dell’Interno andrà James Cleverly, che da settembre dello scorso anno guidava il ministero degli Esteri britannico. Deputato di Braintree nell’Essex dal 2015, ha ricoperto numerosi ruoli nel governo, tra cui presidente dei Tory e ministro dell’Istruzione.
Gli altri movimenti nel governo
Jeremy Hunt resta Cancelliere dello Scacchiere nel rimpasto di governo, come confermato da Downing Street. Hanno invece presentato le loro dimissioni Nick Gibb, che è stato ministro dell’Istruzione per dieci anni, e Neil O’Brien, che ha lasciato la carica di ministro della Sanità.
Le elezioni del prossimo anno
La mossa di Rishi Sunak, il rimpasto di governo con l’uscita dell’ingombrante e ormai indifendibile Braverman e il conseguente ingresso dell’ex premier Cameron, appare come l’ultima spiaggia per il primo ministro Tory.
All’orizzonte vi sono le elezioni politiche del prossimo anno in cui i Laburisti di Keir Starmer sono dati da tutti i sondaggi in ampio vantaggio sui Conservatori.