Il vertice a San Francisco
Fentanyl: Biden e Xi Jinping verso l’accordo per la lotta all’oppioide sintetico, la piaga negli USA
Da analgesico a stupefacente che ha generato un'epidemia. È considerato 50 volte più potente dell’eroina e 100 volte più potente della morfina. L'accordo che limiterebbe i componenti chimici dalla Cina
Economia - di Redazione Web
Preoccupa a tal punto la situazione che i Presidenti degli Stati Uniti e della Cina, Joe Biden e Xi Jinping, dovrebbero annunciare un accordo contro il Fentanyl, l’oppioide sintetico considerato 50 volte più potente dell’eroina e 100 volte più potente della morfina, la cui diffusione negli Stati Uniti è raccontata negli ultimi anni come una vera e propria piaga. Secondo l’agenzia Bloomberg l’accordo sarà annunciato a margine del vertice Apec (Cooperazione economica asiatico pacifica) in programma mercoledì a San Francisco, in California.
Guerra in Ucraina e guerra in Medio Oriente, le tensioni negli ultimi mesi, il caso di sospetto spionaggio dei palloni spia cinesi, la rivalità commerciale, la questione di Taiwan. Ha tantissimi punti all’ordine del giorno l’agenda su cui si potrebbero confrontare i due presidenti delle due superpotenze in un momento storico delicatissimo per le crisi in corso a livello internazionale. Non ultimo tra i temi quello che riguarda strettamente i due Paesi, quello della diffusione dell’oppioide sintetico negli Stati Uniti. Washington considera responsabile della distribuzione e della produzione i cartelli messicani, i componenti chimici però arrivano dalla Cina.
Cos’è il Fentanyl
Il Fentanyl è un oppioide sintetico, il più diffuso. Era utilizzato come antidolorifico a partire dagli anni sessanta, veniva prescritto ai pazienti oncologici. È stato approvato dalla Food and Drugs Administration per uso analgesico e anestetico ed è stato utilizzato anche nella medicina veterinaria. Per il momento è diffuso “su scala molto ridotta” in Europa (dove però viene prodotto) soprattutto rispetto agli Stati Uniti. L’anno scorso sono stati sequestrati circa 400 laboratori in grado di produrre metanfetamine ma anche fentanyl che è stato inserito in Italia nella Tabella I delle sostanze stupefacenti, come si legge sul sito della Direzione centrale dei servizi antidroga.
Qualche mese fa la commissaria europea agli Affari Interni Ylva Johansson aveva lanciato l’allarme della diffusione anche in Europa degli oppioidi sintetici che negli Stati Uniti hanno causato quella che i media hanno descritto come una vera e propria epidemia di tossicodipendenza e di overdose. Soltanto nel 2022 negli Stati Uniti sono morte oltre 110mila persone a causa di overdose, il 66% a causa di oppioidi sintetici. A causa di un’overdose di Fentanyl, mischiato ad altri farmaci, sarebbe morto anche il rapper Coolio. La Dea ha sequestrato negli Stati Uniti 379 milioni di dosi letali di Fentanyl. La Cina è il primo produttore dei precursori chimici per produrre l’oppioide sintetico.
Effetti collaterali e componenti chimici
Il Fentanyl si trova anche nella Tabella dei medicinali e nell’Allegato III-bis tra i medicinali “per la terapia del dolore severo che usufruiscono delle modalità prescrittive semplificate”. Può presentarsi in forma di polvere, granulare o cristallina, e viene somministrato in forma di soluzione per le iniezioni, tramite cerotti o tramite pasticche. La sua forma derivata in polvere gialla viene sniffata o utilizzata per allungare altre quantità di sostanze.
L’oppioide genera senso di rilassamento ed euforia, enormi conseguenze a causa dell’astinenza come dolori addominali e alle ossa, sudorazione eccessiva e attacchi di panico. Consumare fentanyl può portare ad arresti cardiaci o a shock anafilattici che possono anche causare la morte. Financial Times e CNN hanno scritto che Pechino si impegnerà a mettere in atto un giro di vite sulla produzione e sull’esportazione della sostanza.
L’amministrazione Biden ha imposto il mese scorso sanzioni a 25 società e individui cinesi per colpire la rete per la produzione e distribuzione di sostanze sintetiche. Il dipartimento di Giustizia ha incriminato otto società e i loro manager collegati al traffico. Alle precedenti strette di Pechino, le società cinesi avevano reagito esportando soltanto i componenti chimici – che possono essere usati come farmaci in maniera legittima – in Messico dove i cartelli nel narcotraffico producono l’oppioide. Proprio questo tipo di esportazione potrebbe essere bloccata dal nuovo accordo.