Polemiche contro Greta Thunberg, la giovane attivista per il clima. In occasione di una manifestazione ad Amsterdam, la Thunberg ha iniziato a parlare della strage di Gaza e delle vittime civili uccise dai bombardamenti israeliani. È già da settimane che la giovane sta conducendo iniziative e comizi in favore del popolo palestinese. E non sono mancati gli attacchi: la Thunberg è stata accusata di essere di parte, esprimendo dissenso a prescindere nei confronti di Israele. L’acme si è raggiunto proprio durante il comizio svoltosi nella capitale olandese. Mentre la giovane attivista stava parlando, è salito sul paco uno dei partecipanti. Il manifestante, prima di essere allontanato, le ha strappato il microfono e ha detto: “Sono qui per parlare di ambiente“:
Greta Thunberg: perché la giovane attivista è stata contestata
La virata, dalla lotta per l’ambiente al conflitto tra Hamas e Israele, ha fatto storcere il naso anche alla presidente dei Verdi in Germania Ricarda Lang: “Devo dire che considero queste dichiarazioni non solo deprimenti, ma assolutamente oscene. Greta Thunberg sta distorcendo l’obiettivo assolutamente necessario e giusto della tutela ambientale per rappresentare una posizione unilaterale sul conflitto tra Israele e Palestina. Sta scambiando le vittime con i carnefici e relativizzando il diritto di Israele a esistere“. Parole dure quelle pronunciate dalla politica tedesca contro la Thunberg.
Greta Thunberg e la Palestina
Dalla Germania non è stato certo il primo attacco ricevuto dalla giovane Greta. Il ramo tedesco del movimento Fridays for Future, fondato proprio dalla Thunberg, si è fatto sentire lo scorso ottobre quando la giovane attivista aveva anche in quell’occasione parlato del popolo palestinese. “Non sfruttare la nostra rete per diffondere disinformazione e antisemitismo“, aveva detto Luisa Neubauer, a capo del Fridays for Future tedesco. Insomma, le accuse di antisemitismo stanno sgretolando la base del movimento creato dalla Thunberg e creando dissenso al suo interno.