La mobilitazione

Sciopero venerdì 17 novembre: i sindacati non mollano e Salvini fa scattare la precettazione

Il vice primo ministro e segretario delle Lega porta le ore di mobilitazione da quattro a otto. I sindacati confermano lo sciopero. Definiscono la precettazione "un atto politico gravissimo, commissione di garanzia compiacente col governo"

News - di Redazione Web - 14 Novembre 2023

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Screenshot da foto Lapresse
Screenshot da foto Lapresse

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini aveva avvisato, che avrebbe continuato per la sua strada accennata nei giorni scorsi, giorni di tensioni. Ieri sera ha fatto scattare la precettazione dello sciopero indetto dai sindacati CGIL e UIL di venerdì 17 novembre. Le associazioni hanno confermato la mobilitazione dopo l’incontro con Salvini al MIT, il ministro nella sua ordinanza ha trasformato in quattro le otto ore di mobilitazione. Per la CGIL la precettazione resta “un atto politico gravissimo”. In caso di violazione del precetto, ha ribadito Salvini in un’intervista a Libero, “scatteranno le sanzioni previste dalla legge”.

Emanuele Ronzoni, il segretario organizzativo della UIL che aveva partecipato all’incontro aveva confermato che Salvini “ha detto che nel giro di qualche ora ci farà arrivare la precettazione, noi confermiamo lo sciopero e domani ci sarà una conferenza stampa di Cgil e Uil alle 15.30”. Ronzoni aveva partecipato in sostituzione del segretario generale Ui Pierpaolo Bombardieri, Maria Grazia Gabrielli in sostituzione del segretario generale della CGIL Maurizio Landini. La mobilitazione del 17 novembre riguarderà i lavoratori delle Regioni del Centro Italia nel pubblico impiego, i trasporti e gli altri settori sottoposti alla legge, oltre agli altri lavoratori delle regioni del Centro.

La nota del MIT di Salvini

Dalla nota del MIT si legge che Salvini vuole consentire lo sciopero per 4 ore invece che 8, dalle 9 alle 13 di venerdì 17 novembre per tutto il settore dei trasporti – fatta eccezione per quello aereo. Stando alla legge 146/1900 modificata nel 2000 il ministero per emanare l’ordinanza ha tempo fino a “48 ore prima l’inizio dell’astensione collettiva, salvo il caso in cui sia ancora in corso il tentativo di conciliazione o sopravvengano ragioni di urgenza”. Perciò ha tempo fino alla mezzanotte di oggi.

L’autorità competente può ricorrere al provvedimento straordinario e sospendere uno sciopero, rinviarlo a un’altra data, o modificare la convocazione per esempio riducendo l’orario. Si può ricorrere al provvedimento straordinario in caso di “fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati”, come detta la legge n.146 del 1990. “Il diritto allo sciopero è sacrosanto  ha aggiunto Salvini al quotidiano – e le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori non si toccano. Detto questo, come tanti ex sindacalisti di sinistra stanno ricordando in queste ore, esiste anche un diritto al lavoro e alla mobilità della maggioranza degli italiani che deve essere tutelato e garantito”.

La Commissione di garanzia aveva contestato lo sciopero. L’organo che per legge ha il compito di vigilare sui tempi e i modi della convocazione di una mobilitazione aveva ha rigettato lo status di sciopero generale in quanto “così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134)”. L’organo aveva chiesto di rimodulare i termini della mobilitazione e chiesto alle associazioni di escludere dall’iniziativa i settori per cui sono previsti altri scioperi nei giorni vicini. Ha contestato quindi i principi della “rarefazione oggettiva” e quello della “durata massima della prima azione”.

Lo scontro con i sindacati

Osservazioni rigettate dai sindacati. “Come abbiamo detto alla Commissione troviamo sbagliata l’interpretazione che dice che non è sciopero generale. Mette in discussione un diritto. È una interpretazione compiacente” e ” utilizzata dal ministro Salvini in modo strumentale “per impedire diritto di sciopero”, ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini confermando lo sciopero generale di venerdì. “Confermiamo lo sciopero – ha detto a Radio24 – come atto di responsabilità abbiamo esentato il trasporto aereo e portato a quattro ore dalle 9 alle 13 quello dei vigili del fuoco”. Landini ha detto che la Commissione di Garanzia “è compiacente” con il governo. “Troveremmo sgradevole se il ministro pensasse di fare interventi di autorità, sarebbe volontà politica di mettere in discussione il diritto di sciopero per difendere i propri diritti”.

14 Novembre 2023

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