Le trattative

Tregua a Gaza: Israele e Hamas trattano, il Qatar media su 3 giorni di stop alla strage in cambio di 50 ostaggi

Secondo Reuters Hamas avrebbe accettato le condizioni, Israele non ha ancora ufficializzato l'intesa. Si negoziano i dettagli. Onu: "Stasera 70% della popolazione a Gaza senz'acqua". A Tel Aviv la marcia per gli ostaggi che punta all'ufficio di Netanyahu

Esteri - di Redazione Web - 15 Novembre 2023

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An injured Palestinian woman is wheeled into the al-Shifa hospital, following Israeli airstrikes on Gaza City, central Gaza Strip, Sunday, Nov. 5, 2023. (AP Photo/Abed Khaled) Associated Press/LaPresse Only Italy And Spain
An injured Palestinian woman is wheeled into the al-Shifa hospital, following Israeli airstrikes on Gaza City, central Gaza Strip, Sunday, Nov. 5, 2023. (AP Photo/Abed Khaled) Associated Press/LaPresse Only Italy And Spain

Ore di notizie che si rincorrono, mancherebbe tuttavia l’ufficialità. Una tregua di tre giorni nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di cinquanta ostaggi israeliani rapiti e sequestrati da Hamas e da altre organizzazioni islamiste terroriste palestinesi negli attacchi dello scorso 7 ottobre che hanno scatenato una nuova guerra in Medio Oriente. La trattativa sarebbe mediata secondo Haaretz da Qatar, Egitto e Stati Uniti. Secondo Reuters Hamas avrebbe accettato le condizioni mentre Israele non ha ancora ufficializzato l’accordo e starebbe negoziando i dettagli.

Al quarantesimo giorno di guerra sono 11.255 i morti tra i palestinesi, 4.630 i bambini, 1.200 i morti israeliani nell’attacco del sette ottobre. I numeri della Striscia sono diffusi principalmente da Hamas, non sono verificabili, certo è che la situazione è al collasso. Secondo il capo dell’UNRWA Philippe Lazzarini entro stasera resterà senz’acqua il 70% della popolazione di Gaza. “Mentre la carneficina a Gaza raggiunge ogni giorno nuovi livelli di orrore, il mondo continua a guardare scioccato intanto che gli ospedali sono presi di mira, i bambini prematuri muoiono e un’intera popolazione viene privata dei mezzi basilari di sopravvivenza. Non si può permettere che ciò continui”, ha dichiarato in una nota il responsabile degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths.

Il direttore degli ospedali di Gaza Mohammad Zaqout ha dichiarato ad Al Jazeera che molti neonati ricoverati nell’ospedale Al Shifa sono in “grave pericolo”. L’ospedale è il più grande della Striscia. L’esercito israeliano ha lanciato la scorsa notte un’operazione, sostiene che al di sotto del nosocomio si trovino le basi dell’organizzazione islamista terrorista. L’esercito israeliano intanto ha fatto saltare il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza, conquistato nei giorni scorsi. Lunedì alcuni militari erano comparsi in una foto, scattata all’interno del Parlamento di cui avevano appena assunto il controllo, con le bandiere israeliane. I media israeliani hanno dato la notizia e pubblicato un video che inizialmente era stato pubblicato sul profilo Tik Tok di un soldato.

L’accordo tregua-ostaggi

Non è chiaro a che punto siano le trattative. Reuters riporta che anche donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane rientrerebbero nell’accordo, potrebbero essere rilasciati. Dato per certo un aumento degli aiuti umanitari per la Striscia all’interno dell’intesa. Il capo dello Shin Bet, i servizi segreti interni dello Stato Ebraico, Ronen Bar ieri si era recato a Il Cairo. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva espresso un certo ottimismo. E nel frattempo è in corso nelle strade di Tel Aviv in queste ore una lunga marcia di familiari e sostenitori della liberazione degli ostaggi diretta a Gerusalemme entro sabato 18 novembre. La destinazione è l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu che ha ribadito: prima “distruggere Hamas” e poi “restituire i nostri ostaggi alle loro famiglie”. Quando ha lanciato l’operazione via terra, che ha oltremodo rafforzato la pressione militare sulla Striscia, il premier aveva fatto riferimento proprio all’offensiva per costringere Hamas a rilasciare gli ostaggi.

Resto del mondo

La Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni oggi ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. Il ministro degli esteri dell’Iran Hossein Amirabdollahian a margine di un incontro a Ginevra ha dichiarato: “I leader di Hamas hanno detto che fermeranno gli attacchi contro gli israeliani e rilasceranno gli ostaggi ‘se Israele fermerà’ i suoi attacchi contro Gaza”. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant questa mattina ha parlato con il coordinatore per il Medio Oriente della Casa Bianca Brett McGurk che sta viaggiando in diversi Paesi della Regione per raggiungere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi.

15 Novembre 2023

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