Elodie: parte da Napoli il tour della diva della canzone italiana, la popstar da sold out indigna e ispira

Elodie ha secondo Aurelio De Laurentiis una cosa che manca al cinema italiano: il divismo. “Lei è una diva”. Da bambina sognava di essere come Madonna, una popstar. E ce l’ha fatta. Un percorso partito almeno sette anni fa dal suo primo album da solista e approdato oggi al suo tour, lo “show 2023” prodotto da Vivo Concerti, dal Palapartenope di Napoli. Domani bis: entrambi sold out, come quasi tutte le date. Sapore di consacrazione. Elodie è un’eccezione tra le interpreti italiane, porta sul palco uno spettacolo ispirato ai grandi concerti internazionali e una sensualità esplicita. E quelli sempre a criticare: che va in giro nuda. Lei lo sa: risponde con una copertina disegnata da Milo Manara e una canzone. Elle, come la mia libertà.

Popstar vera e propria aveva cominciato a esserlo in una serata di inizio marzo 2021, pieno lockdown da covid-19, 71esima edizione del Festival di Sanremo. Superospite, Elodie Di Patrizi aveva ballato e cantato sul palco dell’Ariston. Sui social scatenati ormai attori protagonisti della kermesse si leggevano commenti entusiasti. Qualcuno ci aveva visto Beyoncé, altri un intermezzo da Superbowl. Un medley, il duetto con Fiorello su Vattene Amore, un monologo sulla sua vita. Figlia di padre italiano, musicista, e madre francese creola, ex modella e cubista, originaria della Guadalupa. La coppia si è separata quando la figlia maggiore aveva otto anni.

La storia di Elodie

Elodie ha raccontato che al Quartaccio, borgata di Roma, mancava l’acqua calda, non riusciva a studiare, si faceva le canne per calmarsi, non si dava una possibilità, si sentiva già sconfitta. A 19 anni la fuga in Salento, nei locali come cubista e vocalist, a vent’anni aveva già chiuso con la musica. “Neanche più sotto la doccia, mi sembrava troppo anche quello. Avevo deciso di non fare più niente. Però sono stata molto fortunata perché è successa una cosa molto bella nella mia vita: ho fatto un incontro fortunatissimo. Ho conosciuto un musicista, un pianista jazz”.

Con Mauro Tre era tornata a esibirsi, a cantare, e nel 2015 la svolta con la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi. Seconda. “Parlare in pubblico non mi ha mai messo molto a mio agio. Però poi ho riflettuto sul fatto che tutte le volte che sono riuscita ad abbattere un muro sono successe cose molto belle nella mia vita”, aveva detto quella volta a Sanremo, quando aveva portato proprio Mauro Tre per suonarci insieme e ringraziarlo per l’opportunità che le aveva dato, quella che neanche lei si era concessa. Da quella serata Elodie è diventata una popstar. Quando all’ultimo Sanremo è tornata in gara, con Due, neanche si parlava di vittoria.

Il successo di Elodie

Elodie giocava un altro campionato, un’altra categoria. È un’eccezione ed è dappertutto: sui giornali, i siti di gossip, quelli di musica, le pagine di fanatici di Sanremo, pubblicità e televisione. E anche grazie a una scelta stilistica indovinata che l’ha portata più dalle parti dell’r’n’b, del funky, dell’elettronica, della cultura urban e del clubbing. Ha pubblicato poche settimane fa un “clubtape”, Red Light, cover di Manara e sette pezzi e nessuna interruzione, un mixtape senza soste pensato per essere inserito nei live. Atmosfera disco. È il suo momento, un sogno che si avvera: il sogno di essere Madonna.

Lo ha raccontato nello speciale per il suo concerto al Mediolanum Forum di Milano – un’intervista piena di messaggi: basta messaggi, please. Per il cinema – ha già vinto il premio Mangano per l’interpretazione in Ti mangio il cuore – ci sarà modo. Magari anche per un album sopra la media. Da questi concerti potrà intanto misurare quanta differenza c’è tra lei e altre popstar straniere, come puntare a colmare quel gap, se è un obiettivo raggiungibile. Dai prossimi tempi potrà cogliere se avrà inaugurato una nuova figura nella musica italiana: da domani ad aprire i suoi concerti ci sarà Gaia per tutto il tour. A quelli che criticano ha già risposto a modo suo: “A certa gente con le idee confuse non farò le scuse/Siete più belli con le bocche chiuse/Ho più di cinquanta sfumature/E alle vostre censure/Darò una elle, come i loser”.

 

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