L'attacco allo sciopero

Il disegno fascista del governo Meloni: attacco a sindacati, rom, detenuti e profughi

Questo governo non è una somma di reazionarietà: ha un disegno. Pensa di riorganizzare la società e lo stato sulla base di una ideologia autoritaria, statalista, giustizialista e razzista

Editoriali - di Piero Sansonetti - 17 Novembre 2023

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Sciopero generale dei sindacati
Sciopero generale dei sindacati

Il Consiglio dei ministri che si è riunito ieri sera non ha varato un decreto per reintrodurre la pena di morte. Probabilmente tutto rinviato a fine legislatura. Si è limitato a stabilire che le donne incinte possono tranquillamente andare in cella per tutto il tempo necessario, e che le pene per i detenuti che dovessero ribellarsi, o comunque essere poco obbedienti alle guardie, aumenteranno di diversi anni.

Tutto questo è avvenuto 24 ore dopo la decisione del ministro Salvini di emanare l’ordine di precettazione per tentare di azzoppare lo sciopero generale indetto per oggi dalla Cgil e dalla Uil. Mettiamo insieme le due cose perché lo spirito che sta dietro ai due provvedimenti è lo stesso. L’esatto contrario dello spirito liberale.

Lo spirito liberale tende a ridurre le azioni di forza dello Stato e a impedire ogni misura che comprima la libertà. Qui invece si ricorre per la prima volta nella storia della Repubblica a una precettazione contro uno sciopero generale, accompagnata da dichiarazioni minacciosissime di Salvini. E poi, per quel che riguarda la giustizia, invece di depenalizzare – tipica azione liberale – si stabilisce che è il carcere il principale strumento del controllo sociale. Di liberale non c’è neppure l’ombra.

Viene nostalgia di Berlusconi. E non si sfugge all’idea che il centrodestra quando è morto il suo fondatore abbia tirato un respiro di sollievo e abbia riesumato in gran pompa tutto il suo vecchio e tradizionale forcaiolismo che – se possibile – supera anche quello dei Cinque Stelle.
Parliamo prima dello sciopero che è indetto per oggi.

I giornali di destra, e Salvini e i leghisti, esultano perché dicono che il ministro ha piegato Landini. Beh, spieghiamo bene. Il ministro ha dichiarato la precettazione sulla base di una norma del 1990, mai applicata per lo sciopero generale. Se un lavoratore è precettato e sciopera lo stesso viene nel migliore dei casi multato per 2500 euro (cioè, quasi due volte il suo stipendio mensile) e nel peggiore viene licenziato.

Nessun lavoratore, specialmente se ha famiglia, magari dei bambini, può permettersi di restare per due mesi senza un soldo in tasca. Probabilmente se lo può permettere Salvini, non un operaio o un impiegato.

E certo Landini non si sogna nemmeno di chiederglielo. Dire che ha vinto Salvini, ed esultare, è come se di fronte a un bandito armato di pistola che rapina un pensionato tu esulti e dici: “Ha vinto il bandito, ha vinto il bandito!”. Diciamo che ha vinto chi aveva la pistola.

Quella della precettazione non è una partita che si può giocare: è solamente una imposizione, una sopraffazione esercitata da uno Stato autoritario che non riconosce il pieno diritto di sciopero. E se poi questa imposizione è accompagnata da frasi del ministro che si rifanno alla necessità della “obbedienza” -ha detto proprio così: obbedienza – chiunque capisce bene che siamo solo all’inizio di una offensiva.

E capisce che l’idea è quella di andare a fondo – non a caso Salvini contesta anche la legittimità dei bilanci dei sindacati e alcuni giornali amici contestano il diritto al finanziamento del sindacato con le trattenute volontarie in busta in paga – verso la delegittimazione del sindacato e la sua messa fuorigioco.

Se metti vicino la proposta di riforma costituzionale ed elettorale – con netto ridimensionamento del potere delle opposizioni – con l’attacco alla stessa esistenza del sindacato, allora ti fai un’idea di quale sia il disegno: quello di una svolta istituzionale autoritaria dove la distribuzione dei poteri prevista dalla Costituzione viene annullata e trasformata in un accentramento del potere esecutivo – molto ristretto e piramidale – che trova come contraltare, o come alleato, non più il potere parlamentare – che scompare – ma solo quello della magistratura (con la quale si stringe un accordo rinunciando alla riforma della giustizia).

Non sono piccoli passi: è un disegno piuttosto organico. Che si accompagna con una svolta autoritaria sul piano della giustizia. Ieri, dicevamo, il governo ha varato un decreto che permette l’incarcerazione delle donne in gravidanza, e affianca a questa misura varie altre misure di aumento delle pene. In netta continuità con l’ideologia grillina.

L’accanimento contro le donne incinte è chiamato decreto antiborseggio ed è una norma studiata ad hoc contro la popolazione rom. L’obiettivo, come succede spesso in questi casi, è quello di dare carburante alla propaganda anti-zingari che serve a consolidare il consenso di una fetta molto ampia di opinione pubblica, sensibile a questa forma particolare di razzismo.

Il razzismo contro i rom e i sinti è una delle forme più odiose di razzismo, perchè rivolto contro un popolo non violento e molto debole. Oggi si parla giustamente molto spesso dell’Olocausto che ha ucciso sei milioni di ebrei. Nessuno, ma proprio nessuno mai dice che in quello stesso atroce olocausto furono sterminati 600 mila zingari. Se provi a dirlo ti urlano che sei un cretino e un buonista.

Cosa è oggi un’ideologia se non l’insieme di questi elementi? Autoritarismo, dirigismo, statalismo, razzismo, giustizialismo. Ora, io faccio tutti gli sforzi possibili per evitare di definire” fascista” ogni azione del governo. Però questo che ho illustrato mi sembra esattamente un disegno fascista. Non fascista nostalgico e folcloristico.

No, fascismo nuovo, moderno, costruito sulle tendenze della pancia sociale del paese, e di una proposta forte alla borghesia: rinunciate ai principi liberali e noi renderemo più facile la vostra crescita, sul piano economico e del potere. Non è una cosa molto diversa da quella che successe in Italia circa un secolo fa.

P.S. Ho finito di scrivere e ho ancora un dubbio: usare o no la parola fascismo? Ma proprio adesso arriva la notizia che è stata sequestrata la nave Ocean Viking, adibita a salvare i naufraghi. 20 giorni ferma. Molti salvataggi saranno impossibili. Forse ci saranno dei morti. Supero tutti i dubbi: fascisti!

17 Novembre 2023

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