Le famiglie
Gino Cecchettin e Nicola Turetta: i papà di Giulia e Filippo
Due famiglie distrutte, due reazioni di grande forza e umanità. Entrambi dovranno confrontarsi con le rispettive tragedie: la perdita di una figlia e l'avere un figlio assassino. Entrambi saranno dilaniati dai sensi si colpa. Eppure, dalle loro parole, non traspira né odio, né rabbia
Cronaca - di Andrea Aversa
Una ragazza rapita e uccisa dal suo ex fidanzato. Il giovane arrestato dopo che la sua fuga è terminata lo scorso sabato sera. Sono Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Lei vittima, lui carnefice, entrambi 22enni. La triste vicenda ha distrutto due famiglie. In questi giorni abbiamo visto i genitori di Giulia e Filippo. Abbiamo ascoltato il loro appelli. Questi ultimi sono purtroppo rimasti inascoltati. L’epilogo della storia è stato il peggiore possibile. Per Giulia abbiamo visto i volti di papà Gino e della sorella Elena. Abbiamo ascoltato le loro voci. Per Filippo si sono esposti papà Nicola e mamma Elisabetta. La coppia ha messo la faccia davanti alle telecamere e agli obiettivi dei fotografi.
Gino Cecchettin e Nicola Turetta: chi sono i papà di Giulia e Filippo
Dalle parole di questi due padri sono traspirate tanta forza e dignità. I due genitori hanno manifestato il proprio dolore, da una parte senza seminare rabbia, dall’altra senza accampare scuse o giustificazioni. Gino e Nicola hanno espresso la loro incredulità di fronte ai fatti che hanno monopolizzato le cronache italiane per diversi giorni. “Spero di non averti svegliato, sono andata a prendere l’autobus per andare a fare colazione coi miei amici. Ti voglio bene“, “Grazie amore, anch’io tanto“. Questo uno degli ultimi post pubblicato da Gino che ha postato sui social una delle ultime conversazioni avute con la figlia. “Non provo né odio, né rabbia per Filippo. Non sento niente. Penso alla mia Giulia che è andata e non c’è più“, ha detto Gino ai giornalisti.
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Gino Cecchettin e Nicola Turetta: le parole dei papà di Giulia e Filippo
Già in questi giorni, rivolgendosi alla famiglia Turetta, il papà di Giulia aveva dichiarato: “Li ringrazio, anche loro stanno vivendo un dramma e quindi sono vicino anche a loro“. Frasi dal grande significato che si sono unite ad altre affermazioni – pronunciate in occasione di un’intervista rilasciata a La Repubblica – sui possibili sensi di colpa che un genitore può provare in casi del genere. Dal canto suo, Nicola il padre di Filippo, ha detto: “Filippo è sempre stato un ragazzo perfetto. Io non so come spiegarmelo, eppure è successo. E sono suo padre, vivo con lui, e sono un padre presente. Non mi sono accorto di niente. Per noi è stato un vero fulmine a ciel sereno, siamo ancora sotto shock. Spero di vederlo. È pur sempre mio figlio. Non lo giustifico in niente. E per questo deve essere giudicato, dovrà assumersi la responsabilità. E penso al papà di Giulia, al quale ci sentiamo vicini. Anche se questo non la riporterà in vita“.
Due padri uniti dalla sofferenza. Due genitori con la stessa tragica consapevolezza: uno ha perso la figlia, l’altro si è trovato genitore di un assassino. Le conseguenze si ripercuotono su entrambe le famiglie. Il dramma nel dramma. Gli uni come vittime, gli altri come madre, papà e fratello de ‘Il Mostro’. Per fortuna che dal circolo mediatico ci stanno salvando proprio loro: Gino e Nicola, con la loro sobrietà e la grande capacità di andare oltre. Gino è pronto a fare di tutto affinché tragedie del genere non accadano ad altre donne. Nicola resterà al fianco di suo figlio Filippo. L’amore è più forte di qualsiasi altro sentimento. Anche e soprattutto dell’odio.