Il servizio
1522: raddoppiate le chiamate al numero anti-violenza sulle donne dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin
Si è passati dalle 200 telefonate quotidiane alle 400, con picchi tra 450 e 500. A chiamare sono le vittime ma anche genitori, amici, vicini di casa, colleghi. Il servizio è gratuito, attivo 24h dal 2016
Cronaca - di Redazione Web
Raddoppiate le richieste di aiuto al numero della help line per le donne, 1522, dopo il caso di Giulia Cecchettin. La 22enne era sparita sabato 11 novembre, per una settimana nessuna traccia, è stata ritrovata in un vallone nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Accusato di omicidio e sequestro di persona il suo ex fidanzato, compagno di università e coetaneo Filippo Turetta. Dopo il rinvenimento del cadavere si è passati dalle 200 telefonate quotidiane alle 400 con picchi tra 450 e 500 se si considerano anche le richieste di aiuto arrivate tramite chat e App.
Il 1522 è un numero di servizio pubblico promosso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il servizio è stato attivato nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le Pari Opportunità ed è gestito dal 2020 da Differenza Donna, associazione con sede operativa in un appartamento di Roma confiscato alla criminalità. È gratuito ed è attivo 24 ore su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Le chiamate al 1522 provengono da tutto il territorio nazionale e riguardano situazioni di ogni tipo, dalle vessazioni psicologiche e verbali fino ai casi di violenza fisica più gravi.
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La responsabile della help line violenza e stalking 1522, Arianna Gentili, ha reso conto del picco di richieste ieri. “Di solito questo boom di telefonate lo tocchiamo tra il 24/25 e 26 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quest’anno l’eco mediatica del femminicidio di Giulia ha fatto anticipare il picco. E questo perché in tante si sono identificate nella sua situazione. Giulia era una ragazza normale e come lei tante ragazze hanno lasciato il fidanzato e si ritrovano nella sua situazione”.
A ricorrere al numero oltre alle adolescenti anche genitori, in particolare madri preoccupate per le figlie. “Da sempre riceviamo telefonate da parte di genitori e parenti ma questa morte ha fatto risuonare ancora di più quella paura che avevano. La percezione che tua figlia sta subendo qualcosa di grave, di fronte a un fatto così drammatico, porta fuori quella paura”,
Come funziona il 1522
Il numero anti-violenza sulle donne 1522 è attivo 24 ore su 24, su tutto il territorio nazionale. A rispondere sono operatrici specializzate, mediatrici culturali, avvocate, esperte di disabilità. Le telefonate tutelano la privacy, avvengono in forma anonima e non sono registrate. Non si risponde con un protocollo fisso ma ogni donna viene consigliata per quella che è la sua situazione. A chiamare sono le vittime, i familiari ma anche vicini di casa, amici, colleghi, insegnanti ed educatori.
La chiamata è in molti casi il primo passo che una donna compie per chiedere aiuto. Le operatrici offrono ascolto, sostegno, segnalano servizi e possono indirizzare a Centri Antiviolenza. “Il 1522 non è un numero solo per le emergenze, che pure ci capitano spesso, ma anche un luogo di ascolto dove la donna viene creduta”, ha spiegato all’Ansa Maria Spiotta, responsabile del numero nazionale antiviolenza e antistalking.