La convention

Salvini e il raduno dell’ultradestra a Firenze, dopo Le Pen assente anche la ‘star’ Geert Wilders: il summit perde pezzi

Politica - di Carmine Di Niro - 30 Novembre 2023

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Salvini e il raduno dell’ultradestra a Firenze, dopo Le Pen assente anche la ‘star’ Geert Wilders: il summit perde pezzi

Chi ci sarà con Matteo Salvini dal palco della Fortezza da Basso di Firenze domenica 3 dicembre per il raduno dell’ultradestra europea, il summit del gruppo Identità e Democrazia? Quello che nelle intenzioni del vicepremier, ministro dei Trasporti e segretario della Lega doveva essere l’occasione per rilanciare i temi dell’estrema destra sovranista e populista europea, ma soprattutto sfidare da destra la premier Giorgia Meloni, giorno dopo giorno si va configurando come un possibile flop.

Le assenze al summit dell’ultradestra

Colpa delle assenze tra i leader invitati da Salvini a parlare a Firenze. All’assenza già nota di Marine Le Pen, la numero uno del Rassenblement National francese che sarà ospite solo in videocollegamento, sostituita a Firenze dal giovane Jordan Bardella, presidente del partito, si somma infatti quella pesantissima di Geert Wilders.

Il vincitore delle elezioni nei Paesi Bassi, numero uno del Partito per la libertà che avrà bisogno per governare del sostegno di una coalizione piuttosto ampia, non ci sarà a Firenze. Wilders non andrà all’evento del gruppo Identità e Democrazia perché impegnato “per la fase esplorativa del nuovo governo”, hanno fatto sapere ai media locali olandesi dal Pvv, il suo partito.

All’elenco degli assenti va aggiunto anche Andrè Ventura, numero uno dell’estrema destra portoghese con il movimento Chega: il 40enne avvocato e giornalista, dal 2019 deputato, si collegherà via video con Firenze.

Le delegazioni presenti

Ad oggi Salvini ha annunciato la presenza di 13 delegazioni e alcuni leader europei al convegno “Free Europe: job, security and common”: tra questi il bulgaro Kostadin Kostadinov (Revival), il polacco Roman Fritz (Confederation of the Polish Crown), il romeno George Simion (Aur), il danese Majbritt Birkholm (Df), l’estone Martin Helme (Ekre), il ceco Tomio Okamura (Spd), il belga Gerolf Annemans, capo delegazione al Parlamento Europeo (Vb), l’austriaco Harald Vilimsky (Fpö) e il tedesco Gunnar Beck (AfD).

Per rinfoltire le fila, con Salvini ci saranno “ministri, governatori, e un centinaio di sindaci” per parlare “di vari temi, soprattutto di ambiente e lavoro, sicurezza e libertà di espressione“. Ma il tema centrale, ribadisce Salvini “sarà la libertà“.

La sfida a Meloni

L’appuntamento di Firenze sembra in realtà l’ennesima saga della guerra intestina tra Salvini e la premier, col segretario del Carroccio che presentando l’evento nella sede romana di Stampa Estera ha sganciato l’ennesimo siluro contro l’operato del governo di cui è ministro e vicepremier, parlando di “errore” in merito alla cancellazione del mercato tutelato dell’energia approvato lunedì in Consiglio dei Ministri.

Ma la partita più importante è proprio quella delle Europee: l’obiettivo di Identità e democrazia è di “essere determinanti” nei nuovi equilibri europei. La speranza di SalviniWildersLe Pen e gli altri partiti dell’estrema destra euroscettica è di impedire un possibile nuovo accordo tra Popolari, Socialisti, liberali centristi in vista delle nomine della futura Commissione.

Per farlo serve “superare incomprensibili”, li definisce Salvini, da parte dei Popolari nei confronti in particolare del Rassemblement National francese di Le Pen. L’obiettivo, aggiunge ancora Salvini, sarà quello di “riunire tutto il centrodestra europeo, oggi diviso in tre”, anche perché “dispiacerebbe se qualcuno preferisse la sinistra”, con un’altra stoccata nei confronti di Meloni, premier che da tempo tenta di accreditarsi da leader dell’ECR (il gruppo dei Conservatori e riformisti europei, ndr) come alleata dei Popolari europei con la sponda del capogruppo tedesco Manfred Weber.

Il clima di tensione

Appuntamento, quello di domenica, blindatissimo per il pericolo di scontri. Contro il summit dell’ultradestra sono attese più contromanifestazioni. In testa il sindaco della città, il Dem Dario Nardella: “Io sto lavorando con i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti giovanili europeisti per un incontro sabato mattina, perché a me interessa dialogare con le nuove generazioni dell’Europa, che ci esortano a lavorare per un’Europa diversa da quella attuale. Ma c’è una differenza. I sovranisti che si ritroveranno a Firenze hanno il diritto di farlo, ma l’Europa la vogliono sfasciare, indebolire, ridurre ad un orpello della sovranità nazionale assoluta”, le parole del sindaco di Firenze.

La risposta arriva dalla Lega, che alza il tiro e parla di “messaggi provocatori” dell’opposizione contro il vertice di Firenze. “Non capiamo la strategia della sinistra che alimenta tensioni in vista dell’evento di Firenze. – recita una nota dei capigruppo della Lega di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano RomeoL’auspicio è che nessun estremista raccolga i messaggi provocatori che arrivano dall’opposizione e che gli stessi non sfocino in azioni violente“.

30 Novembre 2023

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