Il "lager" di via Corelli
Cpr di Milano, blitz di pm e Finanza nel centro migranti: “Cibo avariato e malati non curati”
Cronaca - di Redazione
Blitz questa mattina di Guardia di Finanza e Procura di Milano nel Cpr di via Corelli, il Centro di permanenza per il rimpatrio da tempo al centro delle polemiche.
Una ispezione a sorpresa per verificare le condizioni nelle quali sono trattenuti i migranti e che avviene nell’ambito di una inchiesta che contesta le ipotesi di reato di frode in pubbliche forniture e di turbativa d’asta a carico degli amministratori della società Martinina srl, con sede a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno.
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Chi gestisce il Cpr
Come riferisce il Corriere della Sera, la Martinina srl vinse nell’ottobre del 2022 il bando della Prefettura per la gestione del Cpr: un appalto da 4,4 milioni di euro per un anno di gestione dei 72 posti del centro destinati ai migranti irregolari, ovvero sprovvisti di un regolare documento di soggiorno o già destinatari di un provvedimento di espulsione, trattenuti nel Centro per un massimo di sei mesi.
La situazione nel Cpr di Milano
Secondo le accuse la società che gestisce il Cpr non avrebbe fornito i servizi previsti dal bando di gara: si va dall’assistenza sanitaria, alla gestione della mensa fino alle pulizie. Inoltre, per aggiudicarsi la gara, è l’ipotesi investigativa, sarebbe stata presentata documentazione falsa. Oltre alla società, gli indagati sono l’amministratore di fatto e di diritto della società.
Nel decreto di ispezione, riferisce l’Ansa, si legge che il presidio sanitario all’interno del Centro di permanenza per rimpatri di via Corelli è “assolutamente inadeguato” per presenza di medici e infermieri, con “mancanza di medicinali” e “visite di idoneità alla vita” agli ospiti con epilessia, epatite, tumore al cervello e altre gravi patologie “assolutamente carenti“.
Anche il supporto psicologico e psichiatrico per gli ospiti del Centro è definito “largamente insufficiente e fornito da personale che non conosce la lingua” degli ospiti. I quali vivono in una struttura con camere “sporche” e bagni “in condizioni vergognose” e ai quali viene servito “cibo maleodorante, avariato (…) scaduto”.
Cucchi: “Cpr sono galere”
Perquisizione e indagine sulla gestione del Cpr di via Corelli che, per la senatrice di Alleanza Verdi-Sinistra Ilaria Cucchi, “conferma la nostre preoccupazioni sulla gestione e il funzionamento del Centro, tra cui sulle procedure di erogazione dei servizi e il trattamento dei migranti”.
Cucchi ricorda che solo alcuni giorni aveva presentato una interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi “nella quale chiedevo quali iniziative intendesse intraprendere per attuare procedure di verifica sulla gestione del Centro di Milano. Da quanto emerso dall’analisi dell’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, ndr) sul contratto di appalto viene fuori un quadro molto preoccupante con carenze non solo dal punto di vista amministrativo ma, soprattutto, sul rispetto delle persone trattenute e dei diritti fondamentali delle persone. Da tempo diciamo che i Centri per il Rimpatrio sono vere e proprie galere e andrebbero aboliti. I Cpr sono un completo fallimento e sono pure costosi ma il governo Meloni, non solo continua a spendere milioni di euro l’anno per mantenerli, ma pensa di costruirne di nuovi, più simili a carceri e più inumani di quelli attivi, esportandoli fino in Albania”.