Il delitto di Primavalle
Michelle Causo: a giudizio immediato il 17enne imputato, la ragazza uccisa e abbandonata in un carrello
Processo fissato al prossimo 6 febbraio. L'omicidio nel quartiere di Primavalle a Roma, la vittima aveva 17 anni. La ragazza venne uccisa a coltellate, avvolta in sacchi di plastica e caricata su un carrello da supermercato ritrovato vicino a dei cassonetti della spazzatura
Cronaca - di Redazione Web
Sarà giudicato con giudizio immediato il 17enne accusato di aver ucciso la coetanea Michelle Maria Causo, la ragazza trovata su un carrello della spesa in strada nel quartiere Primavalle a Roma, ferita a morte da diverse coltellate. Il gip del Tribunale per i Minorenni Federico Falzone ha accolto la richiesta del pubblico ministero Anna Di Stasio, il processo è stato fissato al prossimo 6 febbraio. All’imputato viene contestato l’omicidio aggravato da premeditazione, occultamento e vilipendio di cadavere.
Michelle Maria Causo aveva 17 anni. È stata uccisa lo scorso 28 giugno, raggiunta da diversi colpi (almeno sei) assestati con un coltello da cucina. Al collo, all’addome e alla schiena. Il coetaneo era stato arrestato con addosso le scarpe ancora sporche di sangue. Un residente lo aveva visto trascinare un sacco molto grande. “Contiene pesce”, aveva spiegato il giovane. Altre tracce di sangue erano state rinvenute sulle scale del palazzo dove il giovane vive insieme alla madre in via Giuseppe Benedetto Dusmet, a poche centinaia di metri dai cassonetti del ritrovamento.
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I genitori della vittima sono assistiti dagli avvocati Antonio Nebuloso e Claudia Di Brigida. L’omicidio aveva provocato tensioni e caos a Primavalle: in occasione di un corteo in ricordo della vittima, un gruppo di una decina persone aveva fatto irruzione e devastato l’appartamento del presunto colpevole. Lo scorso settembre Papa Francesco aveva visitato a sorpresa il quartiere.
Chi è l’imputato dell’omicidio di Michelle Causo
L’imputato ha anche lui 17 anni. È nato e cresciuto a Roma da genitori originari dello Sri Lanka, negli interrogatori avrebbe parlato di un debito di qualche decina di euro, quaranta al massimo, nei confronti della vittima. Una versione che non aveva convinto gli inquirenti. Ha negato qualsiasi coinvolgimento sentimentale. La ragazza venne avvolta in sacchi di plastica e caricata su un carrello da supermercato, trascinata per qualche centinaia di metri fino a un pezzo di terra alle spalle di alcuni cassonetti della spazzatura. Lo scorso settembre poco lontano dal luogo del delitto di Michelle Causo era stata uccisa un’altra donna, l’infermiera Rossella Nappini.