”Alla luce del punto morto in cui sono giunte le trattative, dietro istruzione del premier Benyamin Netanyahu, il capo del Mossad David Barnea ha ordinato al suo staff di rientrare da Doha”: lo rende noto un comunicato ufficiale. ”L’organizzazione terroristica Hamas – prosegue il comunicato – non ha realizzato la propria parte dell’accordo, che includeva la liberazione di donne e bambini secondo una lista inoltrata a Hamas, e approvata da quella organizzazione”. ”Il capo del Mossad ringrazia il capo della Cia, il ministro egiziano per l’intelligence ed il premier del Qatar – si legge ancora nel comunicato – per la loro partecipazione agli enormi sforzi di mediazione che hanno consentito la liberazione da Gaza di 84 bambini e donne, nonché di 24 cittadini stranieri”.
Israele-Hamas: tregua lontana
Il presidente francese Emmanuel Macron è atterrato a Doha dove cenerà con l’emiro qatarino Tamim ben Hamad Al-Thani, mediatore principale nei tentativi di negoziati fra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. Fra questi, ci sono probabilmente anche 4 cittadini francesi. In una conferenza stampa prima di lasciare Dubai al termine di due giorni di incontri e interventi in una conferenza sul clima appesantita dalla contemporanea ripresa dei combattimenti al termine della recente tregua in Medio Oriente, Macron ha alzato i toni avvertendo che “la distruzione di Hamas rischia di provocare una guerra di 10 anni“.
Israele-Hamas: ultime notizie
L’attacco contro l’obiettivo ribadito da Israele, poco chiaro secondo Macron, è stato senza precedenti, e il presidente francese ha anche fatto appello a “raddoppiare gli sforzi per arrivare al cessate il fuoco duraturo“. L’arrivo in Qatar del capo dello Stato francese ha però seguito di poco la decisione di Israele di interrompere il negoziato, facendo tornare in patria i negoziatori del Mossad che erano arrivati a Doha stamattina: si tratta di una ulteriori difficoltà per il presidente francese che sta cercando il modo di avere un peso in questa crisi internazionale.
Israele-Hamas: le parole di Macron
“La risposta giusta contro un gruppo terroristico – ha detto oggi Macron, che inizialmente aveva appoggiato la decisione di Israele di colpire pesantemente con l’obiettivo di distruggere Hamas – non è di sopprimere l’intero territorio o bombardare tutte le strutture civili“. La sicurezza duratura di Israele, ha aggiunto, non è garantita se si raggiunge “al prezzo delle vite palestinesi e dunque del risentimento di tutte le opinioni pubbliche della regione“.