Le dichiarazioni del ministro
Nordio ammette: “Carceri sovraffollate”
Per Nordio "il carcere è lo specchio della nostra società e in questo specchio ora vediamo riflessa tanta marginalità, tanti problemi di salute mentale e di dipendenza dagli stupefacenti, oltre alle vecchie e nuove forme di micro e macro criminalità”.
“Il sovraffollamento nelle carceri è tornato a salire”. Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio nel suo messaggio al Garante dei diritti delle persone private della libertà, Mauro Palma, che oggi al Senato, con una cerimonia di saluto, ha chiuso il suo mandato dopo quasi 8 anni di lavoro.
“I detenuti – aggiunge il ministro – hanno profili molto diversi tra loro e alcuni potrebbero scontare la pena in strutture diverse, come le caserme. Questa è la direzione a cui sto lavorando”. Il ministro sottolinea anche che è “motivo di fiducia” l’interesse delle imprese verso il mondo carcerario. “Il lavoro, infatti – dice ancora Nordio – è la via maestra per riuscire a favorire il reinserimento del detenuto e soprattutto a fare in modo che una volta uscito dal carcere non torni a delinquere”.
“Il carcere è lo specchio della nostra società – sottolinea il ministro – e in questo specchio ora vediamo riflessa tanta marginalità, tanti problemi di salute mentale e di dipendenza dagli stupefacenti, oltre alle vecchie e nuove forme di micro e macro criminalità”. “I nostri istituti molto spesso non hanno le caratteristiche logistiche adeguate per riuscire a garantire sicurezza e al tempo stesso rieducazione”.
“A pesare – continua Nordio – sono anche le croniche carenze di organico a cui stiamo cercando di porre rimedio”, ad esempio con l’ingresso in questi giorni di 56 nuovi direttori, che, ricorda il ministro, hanno vinto l’ultimo concorso bandito dopo ben 25 anni. Nordio infine ha ringraziato il collegio del Garante nazionale, composto da Emilia Rossi e Daniela de Robert.