La guerra Israele-Palestina

L’allarme di Unicef: sul sud di Gaza bombe ogni 10 minuti

Tel Aviv ordina nuove evacuazioni. Costringe a scappare anche i 200 mila rifugiati di Jan Yunis, sfollati lì per fuggire dalle bombe sul nord della Striscia

Esteri - di Umberto De Giovannangeli - 5 Dicembre 2023

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La tragedia di Gaza
La tragedia di Gaza

Israele: “Estremamente pericoloso” andare il Sud di Gaza

I militari israeliani indicano come “campo di battaglia” la strada principale che collega il Nord e il Sud della Striscia di Gaza, quella che per giorni è stata la via principale per gli spostamenti delle persone in fuga dalle ostilità.

Su X il portavoce delle forze israeliane (Idf), Avichay Adraee, segnala che “i combattimenti e l’avanzata delle Idf nell’area di Khan Yunis non consentono gli spostamenti dei civili tramite la Salah al-Din Road a nord e a est di Khan Yunis”. “In questi settori, la Salah al-Din Road è un campo di battaglia” e la situazione viene definita come “estremamente pericolosa dopo che è scattata l’azione di terra nel Sud della Striscia”.

Croce Rossa: «La sofferenza a Gaza è intollerabile»

«La sofferenza» della gente a Gaza «è intollerabile». Lo ha detto la presidente della Croce Rossa Mirjana Spoljaric che è appena arrivata nella Striscia. «Ribadisco – ha aggiunto su X – il nostro appello urgente per la protezione dei civili in linea con le leggi di guerra e che gli aiuti entrino senza difficoltà». Spoljaric ha chiesto che «gli ostaggi siano rilasciati e che la Croce Rossa possa visitarli in sicurezza».

Wafa: «50 morti in raid Israele su due scuole a Gaza City»

L’agenzia palestinese Wafa riferisce che «almeno 50 cittadini sono stati uccisi e centinaia feriti» in due diversi attacchi di aerei israeliani «su due scuole che ospitavano sfollati nel quartiere Al-Daraj di Gaza City». Secondo la stessa fonte, «è stata colpita la scuola Salah al-Din, affiliata all’Unrwa», l’agenzia per i rifugiati palestinesi dell’Onu e «quella di Asaad al-Saftawi». «Gli equipaggi delle ambulanze – prosegue l’agenzia palestinese – stanno incontrando grandi difficoltà nel raggiungere le due scuole».

A Gaza 15.899 vittime, il 70% donne e bambini

Il portavoce del Ministero della Sanità a Gaza, Ashraf Al-Qudra, dice che dal 7 ottobre il numero delle vittime è salito a 15.899, di cui il 70% sono bambini e donne. Lo riporta Al Jazeera. Il portavoce del ministero, controllato da Hamas, ha aggiunto che gli israeliani hanno completamente distrutto 56 strutture sanitarie, arrestato 35 membri del personale medico e reso completamente inagibile il sistema sanitario nella Striscia di Gaza.

Unicef: nel Sud di Gaza bombe ogni 10 minuti

Nel sud della Striscia di Gaza cadono bombe «ogni 10 minuti». È la stima del portavoce dell’Unicef James Elder. Lo riporta la Bbc. «C’è stato un messaggio davvero forte che è arrivato dai livelli più alti: ciò che è accaduto nel nord – l’orrore che la gente ha dovuto sopportare – non deve essere permesso che accada nel sud. Bene, è esattamente quello che accade», ha affermato Elder.

Per le persone che si trovano nella parte meridionale dell’enclave, ha continuato, ai pericoli si aggiunge la stanchezza. «Dopo essere state sfollate tre o quattro volte sotto i bombardamenti – ha spiegato – le persone sono stanche, esauste, cercano di tenere insieme le cose per i loro figli. Non hanno nessun posto dove andare».

Netanyahu invita in Israele il presidente argentino Milei

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha telefonato al neoeletto Javier Milei, che già aveva annunciato di voler andare in Israele e negli Stati Uniti come primi viaggi di Stato. Bibi si è congratulato per l’elezione e l’ha invitato. Lo ha ringraziato del suo «sostegno ad Israele nella lotta alla organizzazione terroristica Hamas» e lo ha definito «un sincero amico del popolo ebraico». Inoltre Netanyahu lo ha ringraziato per la sua intenzione di trasferire a Gerusalemme la ambasciata della Argentina.

Haaretz: “Un ex neo-nazista capo dell’Avvocatura di Stato argentina”

E’ il titolo di prima pagina del più autorevole quotidiano d’Israele. Parla di Rodolfo Barra, ex neo-nazi e soprattutto architrave fondamentale della svendita di stato compiuta dai governi Menem negli anni 90 che affossarono il Paese. Barra è stato nominato da Milei capo dell’Avvocatura dello Stato.

Con Carlos Menem alla presidenza Barra fu prima membro della Corte suprema, e poi ministro della Giustizia fra il 1994 e il 1996. Si dimise dopo essere stato denunciato come membro del movimento Tacuara di simpatie neo-naziste.”Sì, sono stato nazista, e me ne pento”, disse. Furiosi per la nomina il forum argentino contro l’antisemitismo (Faca) e la delegazione delle associazioni israelite argentine (Daia).

Usa, leader musulmani contro Biden

I leader musulmani americani in diversi stati considerati elettoralmente cruciali hanno chiesto alle loro comunità di mobilitarsi contro la ricandidatura del presidente Joe Biden a causa del suo sostegno alla guerra di Israele a Gaza.

5 Dicembre 2023

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