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Clima: 2023 anno più caldo di sempre, la previsione sul record e il semestre “scioccante”

A boat lies on the dried shipyard on the Po River in Torricella, near Cremona, Italy, Wednesday, April 19, 2023. Italy’s largest river is already as low as it was last summer, sparking fears of precariously dry months ahead with those who rely on it having to scramble for alternative, water-saving plans. (AP Photo/Luca Bruno) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

A boat lies on the dried shipyard on the Po River in Torricella, near Cremona, Italy, Wednesday, April 19, 2023. Italy's largest river is already as low as it was last summer, sparking fears of precariously dry months ahead with those who rely on it having to scramble for alternative, water-saving plans. (AP Photo/Luca Bruno) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

Secondo gli scienziati di Copernicus, il programma sui cambiamenti climatici dell’Agenzia spaziale europea gestito dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (EMA), il 2023 potrebbe essere l’anno più caldo mai registrato. Anche novembre, come i cinque mesi precedenti, ha fatto registrare temperature record. Ed è rimasto soltanto un mese alla fine dell’anno. “L’ultimo semestre è stato davvero scioccante. Gli scienziati stanno esaurendo gli aggettivi per descrivere la situazione”, ha dichiarato Samantha Burgess, vicedirettrice di Copernicus.

A novembre è stata misurata una media di 14,22 gradi Celsius, ovvero di 0,85 gradi in più rispetto alla media degli ultimi trent’anni. Per l’anno solare in corso, da gennaio a novembre, la temperatura media globale del 2023 è la più alta mai registrata, 1,46 °C al di sopra della media preindustriale del 1850-1900 e 0,13°C in più rispetto alla media degli undici mesi del 2016, attualmente l’anno solare più caldo mai registrato. La temperatura media della superficie a novembre è stata la più alta mai registrata per questo mese, con 0,25 °C in più rispetto al secondo novembre più caldo, quello del 2015.

“La temperatura continuerà ad aumentare, così come gli effetti delle ondate di caldo e della siccità. Raggiungere lo zero netto il prima possibile è un modo efficace per gestire i nostri rischi climatici”, ha dichiarato Burgess aggiungendo che questa tendenza si tradurrà con molte probabilità in “inondazioni catastrofiche, incendi, ondate di caldo e siccità [che] continueranno. A meno che non facciamo qualcosa per risolvere la nostra dipendenza dai combustibili fossili”.

Record di siccità in Europa

Copernicus lo scorso settembre aveva pubblicato i dati e un video composto da una serie di immagini acquisiti dai satelliti Sentinel-2 tra il primo luglio e il 31 agosto dell’anno scorso. Secondo il programma europeo la siccità che ha colpito il continente nell’estate del 2022 è stata la peggiore degli ultimi 500 anni. Le immagini hanno mostrato come ampie regioni siano passate da un colore verde acceso a un marrone arido. I dati sono stati confrontati con un altro studio del 2014 sulla siccità del 1540. Le immagini indicavano come i danni più gravi alla vegetazione abbiano interessato le aree sud-orientali della Gran Bretagna, quelle della Francia settentrionale, in Germania, Polonia e in Europa orientale. Effetti evidenti anche in Italia, soprattutto con la secca del Po che ha raggiunto minimi storici.